Kharkiv, un viaggio negli orrori: cadaveri ovunque nei palazzi, immagini molto forti
Dopo circa due mesi di occupazione russa le autorità ucraine sostengono di aver ripreso il controllo di almeno 11 villaggi nella regione di Kharkiv. E quello che hanno trovato non è molto diverso da quanto scoperto in molte altre zone del paese dopo il passaggio delle truppe di Mosca. Cadaveri e distruzione, con gli abitanti del posto costretti a vivere in rifugi e scantinati con pochissimo cibo e acqua, in condizioni disperate. Secondo un alto funzionario della Difesa americana i russi sono stati spinti circa 40 chilometri a est della città orientale, nella regione del Donbass. La periferia di Kharkiv sembra un obitorio a cielo aperto: su una strada giacciono i corpi di diversi soldati apparentemente russi, 4 dei quali disposti a terra come a formare una Z, simbolo dell'esercito di Mosca, un cadavere carbonizzato è invece appoggiato a una barriera anticarro. Anche all'interno di palazzi residenziali devastati si trovano morti, deceduti per cause non accertate. La seconda città più grande dell'Ucraina è stata sottoposta a continui attacchi russi dall'inizio della guerra alla fine di febbraio. Molti, ma non tutti gli abitanti di Kharkiv, circa 1 milione, sono fuggiti. Quelli rimasti parlano di due mesi trascorsi seduti negli scantinati: "Abbiamo dovuto bere le acque di scarico".