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Jannik Sinner "un milione di miglia lontano dal doping": lo dice la Wada, è la prova della farsa
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Prima i papaveri della Wada chiedevano una squalifica da 1 a 2 anni per Jannik Sinner e ora, incassato il patteggiamento e una sospensione di 3 mesi, lo difendono. Basterebbe questo fatto forse per far comprendere quanto il ricorso al Tas di Losanna dell'agenzia mondiale antidoping contro l'assoluzione dell'Itia sul caso Clostebol fosse pretestuoso, eccessivo.
Qualcuno, non a caso, aveva parlato di una guerra politica tra Wada e Itia, con l'azzurro numero 1 del tennis mondiale finito in mezzo e strumento perfetto per una battaglia con risonanza mondiale. Di sicuro, le parole di Ross Wenzel, consulente generale della Wada, alimentano il sospetto sottolineando come il caso di Sinner fosse "a un milione di miglia dal doping". Epperò, volevano farlo fuori per uno o due anni solo per un cavillo. Insomma, qualcosa non torna. E lo stesso portavoce della Wada James Fitzgerald ha ammesso a La Stampa che "un anno di squalifica sarebbe stato troppo. Abbiamo fatto ricorso al Tas per ribadire il principio della responsabilità dell'atleta verso il suo team. Ma non era un caso di somministrazione diretta, la spiegazione era scientificamente plausibile. Fatti decine di accordi così".
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La difesa di Wenzel è probabilmente legata anche alle dure critiche piovute sulla Wada da più parti, Nole Djokovic in testa. "Il feedback scientifico che abbiamo ricevuto è stato che questo non poteva essere un caso di doping intenzionale, incluso il microdosaggio", conferma Wenzel a BBC Sport. "La Wada ha ricevuto messaggi da coloro che ritengono che la sanzione fosse troppo alta e, per certi aspetti, se alcuni dicono che è ingiusto nei confronti dell'atleta e altri che dicono che non è abbastanza, forse è un'indicazione che, sebbene non sarà popolare tra tutti, forse è un'indicazione che era giusta. Quando esaminiamo questi casi, cerchiamo di esaminarli tecnicamente, operativamente e non lo facciamo con la paura di ciò che diranno il pubblico, i politici o chiunque altro".
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