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Djokovic, le clamorose parole su Sinner: "Ho grandi possibilità", si riapre la faida

Roberto Tortora
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Un legame profondo con il Montenegro e quel tennis che ancora cova dentro di lui, anche all'età di 38 anni, con un solo obiettivo: continuare a vincere. Stiamo parlando, ovviamente, di Novak Djokovic, che si è concesso in un’intervista a Vijesti, quotidiano montenegrino al quale ha raccontato la sua vita.

Convinto del fatto che, senza l’ultimo infortunio al tendine del ginocchio nella semifinale contro Zverev, avrebbe potuto battere Jannik Sinner nella finale dell’ultimo Australian Open: “Come sto ora? Bene, certo può sempre andare meglio, ma la prestazione di Melbourne mi dà un ulteriore incentivo. Attualmente, come direi, sono a metà tra i miei desideri. La necessità di godermi i risultati che ho ottenuto e di affrontare le partite e i tornei in modo un po' più rilassato da una parte, e ciò a cui sono abituato dall'altra, ovvero la mentalità di vincere e pensare 'solo il titolo è un successo, il resto no'”.

 

 

 

Il Djokovic-pensiero continua ad essere pervaso di grande convinzione: “Mi do sempre grandi possibilità, non posso essere immodesto. Sono ottimista, quando qualcuno è dall'altra parte della rete, e questa è una cosa che ha sempre onorato la mia carriera e mi ha portato alle vette sportive. Ecco perché penso che con una partita del genere che ho fatto contro Alcaraz, battendolo ai quarti di finale, avrei avuto una buona possibilità contro Zverev in semifinale, che avrebbe dovuto essere battuto e se fossi stato in salute, e poi anche contro Sinner".

 

 

 

"Quello che avrebbe potuto essere, è ormai passato. Penso che le partite e il livello di tennis che ho raggiunto in Australia siano promettenti, prima che la stagione continui. Questa stagione l’ho cominciata cercando di offrire almeno un livello di gioco soddisfacente e penso di esserci riuscito”.

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