Jannik Sinner, McEnroe attacca sul doping: "Perché solo ad agosto?"
John McEnroe non risparmia nessuno. Dopo aver attaccato Nick Kyrgios - "sappiamo che ama cercare attenzione" - se la prende anche con Jannik Sinner. In fondo i due non potrebbero essere più diversi: il britannico emotivo e impulsivo, l'azzurro freddo e impassibile. "Con Jannik abbiamo avuto uno scambio in campo su questo: certo io ho un carattere diverso, lui ama tenere per sé le sue emozioni, comunque adesso hanno chiuso i microfoni sul campo quindi non si sente niente di cosa dicono i giocatori - ha spiegato al Corriere della Sera -. Ai miei tempi, senza microfoni, mi sarei risparmiato un sacco di denaro”.
La leggenda del tennis è poi tornato a parlare del caso doping che vede coinvolto il numero uno al mondo. Secondo lui le domande, in questo senso, sono più che legittime. "Perché abbiamo saputo di Sinner positivo a marzo solo ad agosto? Perché la sentenza del Tas arriverà dopo più di un anno? I protocolli devono cambiare. Però continuo a credere che il tennis sia uno sport pulito”, ha sottolineato l'ex tennista.
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Come detto, McEnroe ne ha anche per Nick Kyrgios. Il britannico non condivide tutte le esternazioni dell'australiano sui social. Ma riconosce che i due si somigliano parecchio: "Mi interessa più cosa Kyrgios fa in campo che quello che posta. Però, con Nick vado d’accordo: è un uomo pieno di demoni, mi ricorda un po’ me stesso”.