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Milan, indiscrezioni clamorose: ecco chi sta "operando nell'ombra", ora tutto torna?

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Il calcio vede chi fa pasticci e provvede a punirlo. È il caso del Milan che si sta muovendo sul mercato a tentoni, più che a tentativi: Emerson Royal era finito in vetrina nonostante fosse uno dei quattro decantati colpi estivi per far spazio a Walker, un 34enne scelto a quanto pare perché può fare pure il centrale anche se non è vero, e cosa succede? Emerson Royal si rompe dopo pochi minuti contro il Girona e rimedia uno stop di due mesi (lesione distrattiva al polpaccio). I pochi club interessati a lui si sono naturalmente girati dall’altra parte e addio... all’addio. Oltre al danno, la beffa: Calabria sarà squalificato, Jimenez e Walker sono fuori lista in Europa, così il Milan dovrà affrontare la Dinamo Zagabria con Terracciano a destra. Aver quattro terzini in rosa per non averne uno nella sfida decisiva è il colmo.

L’idea era cedere Emerson Royal proprio per l’abbondanza nel ruolo, ma fa sorridere che l’abbondanza sia alimentata dal finora unico arrivo del mercato di gennaio, Walker, che ieri ha firmato il contratto fino a giugno (il diritto di riscatto costerebbe 5 milioni al Milan). Il terzino non era affatto la priorità, a maggior ragione perché lì sono stati investiti ben 15 milioni in estate. In più, bocciare quello stesso acquisto è segnale di confusione o... di rivoluzione. Si vocifera infatti che l’operato di Moncada sia stato bocciato e che un nuovo direttore sportivo stia già operando nell’ombra, anche perché se è davvero Paratici non potrebbe essendo inibito fino a giugno per le smancerie finanziarie in epoca Juventus. Non ci sono conferme in tal senso, è più un ragionamento per provare a spiegare ciò che, in apparenza, non ha senso.

Anche negli altri reparti i paradossi si sprecano. È in corso il tentativo di racimolare 40-45 milioni da impacchettare in una valigetta per il Feyenoord in modo da convincerli a cedere subito Gimenez, punta centrale abile in profondità e in area di rigore. Dalla parte del Milan ci sono Rafaela Pimenta e il padre del giocatore, i due agenti che avrebbero comunicato ai dirigenti olandesi la volontà del loro assistito di lasciare Rotterdam subito. Al netto del fatto che imbastire un affare così rilevante (il Milan non investe pesantemente sul centravanti dai tempi di Piatek, 35 milioni, e non andò benissimo) a gennaio è una follia, stai bocciando Morata, altro acquisto estivo. Non tanto il suo rendimento comunque scadente (6 gol e 2 assist in 23 presenze) quanto la scelta di un attaccante di manovra piuttosto che di uno stoccatore.

 

E IL REGISTA?
In tutto ciò sembra che al Milan non interessi affondare sull’unico profilo che servirebbe davvero: il regista. Il nome di Ricci è circolato ma l’impressione è che non sia una priorità per i rossoneri, come non lo è da anni. Eppure in mezzo al campo Fofana e Reijnders sono costretti ai “lavori forzati” (entrambi sono già sopra i 2mila minuti in campo) mentre Bennacer sembra ormai irrecuperabile ai massimi livelli.

Altro paradosso è Pavlovic, titolare contro il Girona nonostante sia sul mercato: i suoi agenti sono a Milano perché sono arrivate altre manifestazioni di interesse ma il Milan non apre al prestito perché vuole i soldi per affondare su Gimenez. Morale della favola: se 3 dei 4 colpi estivi (escludendo Abraham, scambiato per Saelemaekers che sarebbe stato utilissimo) sono in discussione, in discussione dovrebbe esserci chili ha decisi.

 

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