Sinner, le bottiglie di vino regalate al campione diventano un caso: "Possibile uso fraudolento"
È polemica sul regalo inviato a Jannik Sinner. "Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria non può considerare e riconoscere come autentiche le bottiglie di vino regalate al campione di tennis Jannik Sinner perché sprovviste del contrassegno di Stato". A riferirlo è la stessa presidente del Consorzio, Novella Pastorelli. Parole arrivate dopo che 73 bottiglie di vino 'Rosso Jannik' sono state regalate al campione da parte del Comune di Manduria.
La fascetta di Stato, spiega Pastorelli, "è stata introdotta proprio a tutela della nostra denominazione ed è un importantissimo elemento che garantisce l'autenticità del vino e lo protegge da contraffazioni. Ogni fascetta contiene informazioni cruciali: l'emblema dello Stato italiano e la dicitura Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, la sigla Doc, un codice a barre bidimensionale".
La presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria fa sapere di aver "segnalato tempestivamente a tutte le autorità competenti per materia un possibile uso fraudolento del nome della Denominazione". Si è infine "provveduto - conclude Pastorelli - ad attivare gli agenti vigilatori, i quali hanno già posto in essere tutte le verifiche necessarie. Si invitano pertanto gli operatori a non perseguire pratiche sleali e scorrette. Ci siamo altresì attivati affinché Jannik possa avere l'autentico Primitivo di Manduria Doc e Docg".
Il PD e le sinistre varie, alleati nel cartello Progressisti di Manduria, vedono rosso, anzi arancione. Arancione Jannik Sinner. E, in una sbornia di parole, si infuriano per 73 (diconsi 73) bottiglie di Primitivo, il prestigioso vino rosso di Manduria, appunto, regalate, con… pic.twitter.com/AZXyruvhuM
— pizzaliks (@pizzaliks) January 7, 2025