Jannik Sinner insultato da Kyrgios: "Comunque lì non ho mai fallito", ricoperto dalle critiche
Un ritorno dignitoso, ma chiuso con un k.o. Quello di Nick Kyrgios, nell’app 250 di Brisbane, dove è caduto nel singolare per 7-6 6-7 7-6 contro Mpetshi Perricard, complice il calo di condizione nell’ultimo set. Terminata la partita, dopo essere tornato negli spogliatoi, Kyrgios ha deciso di fare un giro sui social, e ha trovato un tweet su ‘X' del giornalista tedesco Bastien Fachan che ha commentato l'incontro. Kyrgios ha risposto e lo ha fatto non commentando il tweet stesso o l'esito dell'incontro, ma mandando un messaggio diretto, preciso e tagliente a Sinner: "Comunque non ho ancora mai fallito un test antidoping”.
Insomma, un altro attacco a Jannik Sinner su una vicenda, quella della contaminazione indiretta al Clostebol, sulla quale non vuole per nulla fermarsi. Un’altra battuta stucchevole e brutta contro l’altoatesino, che aveva già attaccato in un podcast a dicembre: “Se lo affrontassi agli Australian Open, farò diventare lo stadio una bolgia se giocassi contro di lui, metterei da parte qualsiasi tipo di rispetto e farei di tutto per vincere”. Questa volta l'attacco si è rivelato loffio, anzi ha raccolti gli insulti dei social.
La figuraccia di Kyrgios a Brisbane: dopo gli insulti a Sinner viene strapazzato
Affermazioni che non erano piaciute al francese Nicolas Mahut, cinque volte vincitore di uno Slam nel doppio: “Non mi piacciono queste affermazioni — aveva detto in una intervista a Eurosport — Lui ha il diritto di esprimere un’opinione sul test positivo di Sinner, ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma infiammare la situazione in questo modo. Sinner non ha mai mancato di rispetto a nessuno, è il numero 1 del mondo. Penso che Kyrgios dovrebbe rimanere realista: anche se riuscisse a coinvolgere il pubblico, Sinner vincerebbe comunque 6-3. Può sognare il titolo all’Australian Open certo, ma deve rimanere realista, non gioca da molto tempo”. Parole, anche queste, che avevano portato alla replica dell’ex numero 13 al mondo: “Non credo che al mondo importi molto quello che dice Nicolas Mahut. Era un grande giocatore di doppio, ma non ha avuto la mia carriera in singolare. Probabilmente è per questo che ha questa opinione, che per me non significa niente".