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Milan, la vittoria di misura col Verona non placa i tifosi: società contestata sempre con questo coro

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Tifosi indiavolati, nonostante la vittoria del Milan. Il successo in casa dell'Hellas Verona non è bastato per placare l'ira dei supporter rossoneri. In effetti, la protesta dei milanisti sta andando avanti da diverso tempo. Soprattutto dopo la festa per i 125 anni della scoietà, alla quale non è stata invitata la leggenda più amata del club Paolo Maldini. Al centro della bufera mediatica sono finiti in primi i dirigenti, colpevoli di non supportare la squadra e l'allenatore. E di non aver allestito una squadra competitiva per contendere all'Inter e al Napoli lo scudetto.

Gerry Cardinale, numero uno di RedBird, è il nome più gettonato negli slogan scanditi dai sostenitori ‘indiavolati' che urlano frasi del tipo "questa società non ci merita" fino ai più classici "noi non siamo americani" oppure "Cardinale devi vendere e vattene".

 

 

Ma anche i calciatori sono stati oggetto di contestazione. Theo Hernandez è ormai un lontanissimo parente di quello che con le sue cavalcate sulla fascia aveva incantato mezza Europa. Ora è un relegato in panchina, preso in considerazione soltanto quando qualcuno in campo non si regge più in piedi. Come per esempio, Rafa Leao. Il portoghese, discontinuo per snatura, ora è anche fragile dal punto di vista muscolare. Così come altri "big" della rosa rossonera. 

 

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