Inter, la stoccata di Ballotta contro Simone Inzaghi: "Poteva non farlo"
Va bene il segnale di forza, ma l’Inter all’Olimpico contro la Lazio poteva fermarsi e non infierire. Troppo il 6-0 inferto ai biancocelesti, specie se in panchina c’era un ex, Simone Inzaghi, che non ha avuto pietà, a voler zittire le voci che lo avevano criticato pochi giorni prima dopo il k.o. di Leverkusen.
Lo pensa in particolare Marco Ballotta, ex portiere della squadra capitolina (e pure dei nerazzurri), che al sito lalazio.com ha detto così: "L'Inter poteva comportarsi in modo diverso, senza infierire su un avversario che era in difficoltà — il suo pensiero — A mente fredda, potevano anche fermarsi e gestire meglio la partita. Tanto ormai era chiusa e il risultato era al sicuro”.
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Questione di cultura calcistica, come ad esempio viene fatto in altri Paesi tipo in Premier o come altre squadre del passato, vedasi il Milan di Ancelotti. Un gesto non di classe insomma, ancor di più che non era aspettato dato che è stato inflitto con uno storico ex alla guida.
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Considerando anche che le curve ultras delle due squadre sono gemellate da una storica amicizia: ”Capisco che nel calcio quando si gioca non si fanno tanti ragionamenti — ha aggiunto Ballotta — e che, soprattutto quando sei attaccante, non pensi a tante cose e nemmeno ti fermi. Non segnavano da tempo e hanno provato a sfruttare l'occasione. Thuram c'è l'ha fatta, Lautaro Martinez no. Succede che quando non vai in gol da diverso tempo e hai l’occasione, ci provi. Però il calcio è anche così, spietato… ma bisogna fare attenzione". Cosa vuol dire? "Tutti ricordano tutto — ha concluso il portiere — Dovesse capitare una situazione al contrario credo che i calciatori della Lazio ricorderanno cosa è accaduto quella sera".