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Jannik Sinner, al via la preparazione a Dubai: qual è il suo punto debole

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Il 2025 è da preparare con anticipo, lavorando ai propri punti deboli. Come sta facendo Jannik Sinner in Qatar, che ad Abu Dhabi ha iniziato la preparazione in vista della prossima stagione, dopo aver presenziato (e sventolato la bandiera scacchi) all’ultimo GP di Yas Marina di F1 che ha chiuso la stagione, decretando il titolo Costruttori alla McLaren, vincitrice nella lotta contro la Ferrari. L’altoatesino si è poi goduto anche la serata di gala, dedicata ai Awards per i piloti di F2 e di F3.

Questa settimana ha iniziato a lavorare in vista del 2025, lo sta facendo a Dubai, approfittando di strutture all’avanguardia e affiancato dal suo staff tecnico formato da Simone Vagnozzi (coach), Marco Panichi (preparatore atletico) e da Ulises Badio (fisioterapista). Darren Cahill è invece in Australia, pronto ad accogliere il resto del team quando gli Australian Open saranno ormai prossimi (12-26 gennaio). La preparazione verrà concentrata su allenamenti che si protrarranno fino al 23/24 dicembre, e con al centro il vero punto debole del pusterese, ovvero il fondo atletico. 

 

 

Spesso e volentieri, Jannik ha parlato di quanto sarà importante il lavoro fisico nella post-season invernale. Un concetto frutto di uno storico sfavorevole nei match che si sono risolti al quinto set negli Slam. Attualmente, nei 15 incontri disputati con tale sviluppo, Sinner ne ha vinti 6 e persi 9. Una tendenza che va cambiata per un’altra stagione da campione in vetta al ranking.

 

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