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Barcellona, nell'affare Neymar spariti 40 milioni: presidente Rosell denunciato per appropriazione indebita

Un socio d'opposizione contro il numero uno del club catalano. I conti non tornano, si sospetta anche un versamento in nero al giocatore per eludere il fisco

Roberto Procaccini
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Che fine hanno fatto 40 dei 74 milioni di euro spesi dal Barcellona per ingaggiare il talento brasiliano Neymar? Se li sarebbe intascati il presidente del club catalano, o sono stati versati in nero al calciatore per eludere il fisco spagnolo. E' quanto sostiene Jordi Cases, socio di opposizione della società sportiva balugrana, che ha presentato all'Audencia Nacional una denuncia per appropriazione indebita contro il numero uno del Barça, Sandro Rosell. Le cifre non tornano - Diciassette milioni di euro sono stati versati al Santos e alle due società che detenevano complessivamente il 45 per cento del cartellino di Neymar. Altri 7,9 milioni di euro sono andati alla società brasiliana come opzione per due giovani del vivaio, mentre 9 frutteranno da due amichevoli ancora da disputarsi tra Barcellona e Santos. Secondo il socio oppositore Jordi Cases, riporta El Mundo, il presidente se ne sarebbe appropriato in prima persona, oppure li avrebbe girati verso complici per poi dividersi il bottino. L'avvocato di Cases, Felipe Izquierdo, racconta che c'è anche una terza possibilità, pure questa illecita: il Barcellona ha versato una commissione alla N&N, società di Neymar e il padre, dall'importo secretato da una clausola di riservatezza. I 40 milioni sono forse andati al giocatore sotto forma di commissione? Se così fosse, conclude il legale, sarebbe una forma di elusione fiscale.

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