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Mondiali, se l'Italia arriva seconda c'è rischio Argentina

Per l'Italia di Cesare Prandelli vietato sbagliare. Se vinciamo il gruppo, ottavi di finale alla portata. Ma se arriviamo secondi...

Roberto Procaccini
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Dentro o fuori. Il primo match dell'Italia ai prossimi Mondiali di Brasile ha subito il sapore dello spareggio, perché la vincente del match del 15 giugno contro l'Inghilterra avrà già messo un piede negli ottavi. Per i ragazzi di Cesare Prandelli vietato sbagliare la seconda partita contro le cenerentole del Costa Rica: devono essere tre punti certi. Se così dovesse essere, gli azzurri potrebbero sfidare la testa di serie dell'Uruguay in una sfida non più determinante per la qualificazione al turno successivo, ma la classifica finale del gruppo. Arrivare primi sarebbe il miglior viatico per assicurarsi ottavi di finale alla portata. Peccato che il girone di ferro regalatoci dalla mandrakata Blatter-Platini (che sembrano aver avuto due linee guida: assicurare un girone morbido ai padroni di casa del Brasile ed evitare rogne alla Francia - missione compiuta) ci complichi la missione. Dovessimo vincere il girone, incroceremmo i secondi del gruppo C (Colombia, Grecia, Costa d'Avorio e Giappone). E, insomma, sfidare i volenterosi nipponici guidati da Alberto Zaccheroni o gli "elefanti" del sempreverde Didier Drogba sarebbe un impegno ragionevole. Ma guai ad arrivare secondi: se così fosse, beccheremmo la prima del girone F. Indovinate chi, a naso? L'Argentina, la temibile corazzata albiceleste di Leo Messi e Gonzalo Higuaìn, una delle principali candidate alla vittoria del titolo. 

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