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Allegri prepara l'addio al Milan: "Qui da 4 anni, non rimarrò per sempre"

Massimiliano Allegri

L'allenatore, dopo molte voci sul suo esonero, gioca d'anticipo e apre al cambio di guida tecnica

Roberto Procaccini
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"Alleno il Milan da 4 anni, so bene che nel calcio esistono i cicli e non posso rimanere qui per sempre. E poi ci sono tanti giovani bravi che mi possono sostituire". Massimiliano Allegri, da quando è il mister del Diavolo, è abituato a stare sulla graticola. Più volte, si dice, Silvio Berlusconi l'avrebbe voluto defenestrare. Altrettante le volte in cui l'ad Adriano Galliani l'ha dovuto difendere a spada tratta. E il mediocre avvio di campionato dei rossoneri, con scontro dirigenziale annesso tra lo stesso Galliani e la "patron futuro" Barbara Berlusconi, non può che esporre ancora di più il collo del tecnico livornese alla mannaia del boia. Così per una volta Allegri gioca d'anticipo per non farsi consumare dalle indiscrezioni (che vogliono le vecchie stelle del club Filippo Inzaghi e Clarence Seedorf pronti a sostiuirlo). E apre all'ipotesi dell'addio. "Nella vita ci sono i cicli. Sono da 4 anni qui e so di non poter rimanere qui a vita - ha detto presentando il match di campionato con il Genoa -. Gli allenatori non sono eterni, perchè ci sono molti giovani allenatori che possono allenare le grandi squadre. La vita è ciclica". Il tecnico trova anche parole d'elogio per i suoi possibili "rivali": "Inzaghi sta facendo bene in Primavera - commenta -, Seedorf sta giocando ancora e poi ce ne sono tanti altri, che si dovranno misurare con il Milan. Allenare una grande squadra non è semplice. Ho 46 anni e inizio a invecchiare. E' l'undicesimo anno che alleno. Ce ne sono altri - conclude - di molto bravi che scalpitano".

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