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Matthijs De Ligt, il retroscena di Mino Raiola: "Per il Barça era un formaggio, per la Juve un Pallone d'Oro"

Gabriele Galluccio
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Matthijs De Ligt è stato escluso dalla finale di Supercoppa Italiana, persa per 3-1 dalla Juventus contro la Lazio. Nonostante ciò, non c'è ancora nessun caso attorno al difensore olandese, pagato a peso d'oro dai bianconeri che però avevano messo in conto un periodo di adattamento. Mino Raiola, agente di De Ligt, ha parlato ai microfoni del sito olandese Voetbal International: "Non è solo un calciatore. La Juventus voleva prenderlo già un anno fa, ma è stato distratto dagli interessi di Psg, Barça e altri club". Per approfondire leggi anche: Kulusevski alla Juve: "Ha il dribbling di Robben e la potenza fisica di Milinkovic" Alla fine, però, l'olandese a Torino è sbarcato comunque e la speranza dei bianconeri è che diventi il pilastro della difesa per il prossimo decennio: "De Ligt non è interessato ai soldi, vuole solo giocare a calcio. Parlo molto con Pavel Nedved, è come un figlio per me. Lui dice: 'Questo ragazzo è anche più matto di quanto non fossi io. È da Pallone d'Oro'". Raiola ha poi lanciato una frecciatina al Barcellona, che sembrava inizialmente avvantaggiato nella corsa a De Ligt: "I blaugrana hanno pensato che fosse come un formaggio. I motivi che ci hanno dato per prendere Matthijs erano sbagliati".

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