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Juventus, Luciano Moggi su Maurizio Sarri: Cr7, Dybala e Higuain? Non si può, il mister ha ragione

Marco Rossi
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Il Napoli esce battuto e intimorito dalla sfida col Parma, dopo errori grossolani di possesso, molle anche nei giocatori di solito più debordanti (Allan), senza idee a centrocampo (Ruiz) e sottoposto a continui contropiedi, di Gervinho in particolare. Una squadra insomma in totale confusione che i tifosi dapprima hanno incoraggiato per poi giustamente contestare con cori e fischi. Come se i calciatori fossero i soli colpevoli di questa situazione incredibile, maturata invece per colpe varie, di chi va in campo e chi sta fuori, che chiama in causa anche De Laurentiis e lo stesso Ancelotti. È veramente strano quanto successo in settimana a Napoli: prima l' improvvido ordine del ritiro dato pubblicamente (via radio) dal presidente, senza preoccuparsi minimamente di avvisare l' allenatore che rispondeva "obbedisco ma non condivido"; poi i giocatori che disertano il ritiro; infine l' esonero dell' allenatore, a qualificazione Champions acquisita con brillante vittoria sul Genk 4-0. A completare l' opera l' immediata assunzione di mister Gattuso (probabile traghettatore sino a fine campionato) che, più avvedutamente, poteva essere chiamato in prossimità della sosta natalizia per permettergli di conoscere meglio il materiale a disposizione, evitandogli così la brutta figura fatta col Parma. Ad essere maligni si potrebbe pensare ad una macchinazione voluta appositamente per mettere in difficoltà Ancelotti e i tifosi contro la squadra, rea di aver rifiutato il ritiro. E ipotizzando magari una mente diabolica che abbia organizzato tutto per far fuori l' allenatore addossando a lui e alla squadra le colpe, escludendo naturalmente le proprie: ma sarebbe allora un giallo alla Montalbano. È più ipotizzabile la pensata dilettantistica di qualcuno che, magari, non ha saputo prevedere le conseguenze. Resta comunque il mistero del perché sia stato acceso il fiammifero che ha causato l' incendio nel momento meno propizio. Per approfondire leggi anche: Sorteggi Champions: la Juve trova il Lione Vince la Juve all' Allianz contro l' Udinese e appariglia in testa l' Inter. A gran voce era stato reclamato il tridente e Sarri ha accontentato la platea, deliziata dalle giocate di Dybala e Higuain e dalla doppietta di Ronaldo. Un vero spettacolo che ha divertito anche gli stessi giocatori. Dice Ronaldo: «Dobbiamo giocare sempre con il tridente». Risponde Sarri: «Non sempre si incontra l' Udinese. La formula si può usare soltanto in determinate circostanze, non quando l' avversario costruisce bene dal basso». Siamo perfettamente d' accordo con Sarri anche perché, visti i molteplici infortuni, il centrocampo bianconero non è attualmente in grado di supportare i tre attaccanti.Pareggia l' Inter al Franchi di Firenze contro la Fiorentina, in una partita più bella agonisticamente che tecnicamente: in vantaggio dopo appena 8' con B. Valero, difende il vantaggio a denti stretti ma i viola assatanati trovano il pari a tempo scaduto con un grande diagonale del giovane Vlahovic. Conte ha visto fallire un' occasione del 2-0 quasi impossibile da sbagliare con Lukaku solo davanti a Dragoswki, va detto però che Handanovic ha parato l' impossibile. di Luciano Moggi

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