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Inter, Antonio Conte a testa bassa contro la società: "Mi ero fidato di loro. Adesso parlino..."

Emanuele Gibilaro
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La rimonta subita dall'Inter ad opera del Borussia Dortmund (da 0-2 a 3-2) ha innescato strascichi polemici. Ancora una volta Antonio Conte si è scagliato contro la società, accusata di aver commesso "errori importanti in estate". L'ex allenatore della nazionale italiana si riferisce chiaramente al mercato in entrata: lamenta la poca profondità della rosa - come aveva già fatto con toni più soft negli ultimi giorni - e la mancanza di alternative di qualità ai titolarissimi. Ai microfoni di Sky Sport è andato in scena uno sfogo in pieno stile Conte: "Non possiamo giocare Champions e campionato in queste condizioni. I giocatori arrivano stanchi e tirati". Leggi anche: Inter, tonfo clamoroso col Borussia Dortmund Il ko di Dortmund, maturato nel secondo tempo, deve "far riflettere chi di dovere", rilancia Conte, il quale ammette di essere stufo di rispondere sempre alle stesse domande. "Più che lavorare non possiamo fare. Venisse qualche dirigente a parlare [...] è inutile nascondersi dietro un dito". E ancora: "La scorsa estate mi ero fidato...". Non è la prima volta che l'allenatore dell'Inter tira in ballo la società; probabilmente non sarà nemmeno l'ultima, a meno che la dirigenza mostrerà attivismo nella sessione di mercato invernale.

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