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Inter, un tonfo clamoroso: in vantaggio di due gol? Il Borussia rimonta e vince

Davide Locano
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L'Inter torna 'pazza' per una notte. Per la prima volta sotto la gestione Conte. Da 0-2 a 3-2, da un primo tempo perfetto a una ripresa da incubo. I nerazzurri si illudono dopo 45 minuti magistrali con i picchi delle reti di Lautaro al 5' e di Vecino al 40'. Nella ripresa però su Handanovic e compagni si abbatte la tempesta Borussia, trascinato da uno straordinario Hakimi, che riaccende le speranze dei padroni di casa in avvio di secondo tempo e firma a un quarto d'ora dalla fine un sorpasso inimmaginabile dopo la prima frazione. Ne mezzo c'è la rete del momentaneo 2-2 di Brandt ma soprattutto un uragano giallonero che i nerazzurri non sono riusciti ad arginare, complice un tracollo fisico difficile da spiegare. Il tracollo in Germania complica ora la strada degli uomini di Conte verso gli ottavi di Champions League: il Borussia sale a più tre, il Barcellona è a più quattro dopo il pareggio con lo Slavia Praga. Sulla carta tutto è possibile, ma con due partite da giocare i nerazzurri non possono prescindere da sei punti per proseguire la loro avventura. Il che significa battere il Barcellona nella gara che chiuderà la fase a gironi. Alla vigilia Conte aveva promesso un'Inter non difensiva. Ed è stato di parola. Anche se il vantaggio immediato degli ospiti ha sparigliato subito le carte in tavola, tanto per Favre quanto per il tecnico salentino. Su un lancio senza troppe pretese di Candreva Akanji si fa anticipare di testa da Lautaro, che si invola verso la porta da posizione defilata, si accentra e scarica alle spalle del portiere. Il muro giallo è gelato, il Borussia pure. E l'Inter azzanna la partita, vincendo in particolar modo i duelli in mezzo al campo. Brozovic è un metronomo che non sbaglia un colpo, Vecino (preferito dall'inizio a un Sensi non al meglio) offre la sua miglior versione della stagione, Barella aggiunge qualità e quantità. Al resto ci pensano i due attaccanti Lautaro e Lukaku, capaci di mettere costantemente in apprensione la non eccelsa retroguardia giallonera. Che infatti al 40' capitola ancora, su un'azione da manuale del contropiede. Brozovic pulisce il pallone e tocca per Lautaro, che con una sventagliata mette in moto Candreva: l'esterno destro vede l'inserimento di Vecino che arriva a rimorchio e non sbaglia dal cuore dell'area di rigore. Nonostante il primo tempo shock i padroni di casa dimostrano di sapersi accendere all'improvviso. Non a caso Handanovic è già decisivo prima sul tentativo a botta sicura di Gotze, dopo una bella discesa di Hakimi, poi – in chiusura di frazione – sulla conclusione da distanza ravvicinata di Sancho, innescato da un traversone di Schulz sulla sinistra. E' solo il preludio alla tempesta che si abbatterà sugli ospiti nella ripresa. Perché il Borussia si ripresenta in campo con tutt'altra intensità e cattiveria agonistica. E accorcia subito le distanze con una bella azione corale finalizzata da Hakimi su invito di Gotze. L'Inter accusa il colpo, la luce si spegne e il Dortmund prende decisamente in mano il controllo delle operazioni. Il centrocampo non fa più filtro, la difesa imbarca, gli attaccanti non vedono più un pallone. E il Borussia, più fresco atleticamente, inizia a martellare la porta di Handanovic. Fino all'inevitabile pareggio firmato da Brandt dopo un regalo della premiata ditta Candreva-Brozovic, che si fa soffiare il pallone da Paco Alcacer su una rimessa laterale e serve il compagno libero di colpire sottoporta. Conte avverte il pericolo, effettua tre cambi nel giro di pochi minuti ma il vento ormai è cambiato. Ed è impossibile da arrestare. Sulla destra Hakimi è inarrestabile, Sancho serve un cioccolatino e il sorpasso dei tedeschi (3-2) è servito. In campo e in classifica. Ora per accedere agli ottavi ai nerazzurri serve davvero un miracolo.

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