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Napoli, il rigore negato per il fallo su Llorente: l'arroganza degli arbitri è imbarazzante

Davide Locano
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Più che stabilire se quello di Kjaer su Llorente è rigore o meno, è interessante capire perché non è stato rivisto dall' arbitro in campo. L' impressione è che i direttori di gara abbiano depotenziato il Var nel momento in cui hanno pensato che stesse diventando troppo potente. Ormai viene utilizzato perlopiù per il fuorigioco e per i tocchi di mano, cioè per risolvere questioni fisiche o geometriche, non più come supporto nella scelta. Gli arbitri vogliono essere invisibili ma così finiscono per ottenere il contrario perché si dimostrano indisponibili a eliminare i dubbi. Forse temono che lo strumento possa sbugiardarli, così non lo usano quando può verificarsi questa eventualità. Stanno eliminando il principio sano per cui il Var è nato, cioè aiutare gli uomini, non ostacolarli. Gli arbitri, o chi per loro, dovrebbero fornire spiegazioni, motivare la loro arroganza e ricordarsi che le revisioni in campo sono efficaci perché tutti le possono vedere. Rimane invece il sospetto per chi è chiuso in una stanza lontano dallo stadio. La Lega preveda una telecamera come accadeva al Mondiale, o attivi l' audio degli arbitri: faccia qualcosa che renda trasparente l' utilizzo del Var. Altrimenti la tensione in campo continuerà a salire: i calciatori del Napoli hanno minacciato di andarsene, quelli di Roma e Udinese hanno acceso una piccola rissa dopo il rosso a Fazio (non era nemmeno fallo su Okaka, ma non è stato rivisto). L' eccezione che conferma la regola è Massa che rivede la presunta mano di Ferrari a Marassi e rettifica. Esiste ancora un arbitro che non teme la tecnologia. Ma si torni indietro prima di arrivare al punto in cui il Var verrà cancellato. di Claudio Savelli

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