Dzeko rompe lo stallo e rinnova con la Roma. Inter spiazzata, si complica il piano della Juventus
Diciassette giorni nel calciomercato sono un' eternità. Tanti ne sono ancora disponibili, da oggi al 2 settembre, giorno della chiusura. È un tempo utile per chiudere sia le trattative possibili, sia quelle che ad oggi sembrano impossibili. Ma, considerando la particolarità della sessione in corso in cui sono finiti sulla giostra grandi nomi tutti contemporaneamente, i giorni decisivi saranno i prossimi sette. Si dice allo sfinimento che i prossimi saranno i «giorni decisivi», ma stavolta potrebbe non essere un cliché: il gran finale andrà in onda in anticipo per una serie di motivi. Primo perché la difficoltà di questo mercato non è stata tanto comprare, quanto vendere, in particolare gli esuberi che sanno di essere tali: la Juve ha messo da parte Khedira, Mandzukic, Higuain e Dybala, ma li ha ancora tutti lì. Stessa storia nell' Inter con Icardi. E infatti Juve e Inter (riprende quota lo scambio Politano-Biraghi con la Fiorentina) sono le protagoniste del grande stallo: non possono muoversi come vorrebbero e in più potrebbero risolversi i problemi a vicenda, ma temporeggiano. Secondo motivo: sabato prossimo si comincia a giocare, e tutti eviterebbero di schierare un calciatore sul mercato. Terzo: i grandi reclusi ora sentono l' odore dell' erba e vogliono sistemarsi. Entriamo dunque nella settimana in cui i grandi dirigenti, mostrando gli attributi, possono fare la differenza. De Laurentiis non è un dirigente, ma quando conta agisce come tale. Infatti, chiuso il 24enne Lozano (42 milioni al Psv), si è mosso in prima persona (offrendo 60 milioni a Marotta) per Icardi (26), richiesto da Ancelotti in quanto centravanti dal gol facile, più di Milik (25) da spedire alla Roma con Dzeko (33) da Conte. Una mossa che poteva far saltare il banco, innescando un domino (Icardi-Milik-Dzeko) che avrebbe escluso la Juve, una sorta di alleanza tra le rivali dei campioni. A far saltare il banco, però, ci ha pensato l' inatteso annuncio della Roma. Dzeko ha rinnovato, l' altalena lo ha stancato, è sceso, ha preso la penna e ha firmato al fino al 2022. Dopo un' estate passata da protagonista delle voci di mercato che lo volevano lontano dalla capitane, l' attaccante bosniaco ha prolungato di due anni l' accordo con la società giallorossa. «La Roma è casa mia - ha dichiarato Dzeko -, sono felice di poter restare a lungo. Abbiamo tutto per poter vincere un trofeo». Una scelta motivata così: «Il confronto con la dirigenza, il lavoro con l' allenatore e l' affetto di compagni e tifosi mi hanno reso ancora più consapevole della mia scelta». Ora che lo stallo si è interrotto, la palla passa nel campo dell' Inter, certamente sorpresa dallo sviluppo degli eventi, con un Conte prevedibilmente deluso. Cosa può succedere? Può certamente riprendere quota lo scambio con la Juve fra Maurito e Dybala (25) e a quel punto non andrebbe escluso un assalto nerazzurro per un centrocapista di peso. I nomi? Milinkovic-Savic (24), ma anche Arturo Vidal (32), ai margini del progetto Barcellona. A meno che Jovic (21), il serbo appena preso dal Real e poco apprezzato da Zidane ma molto da Marotta, non possa rivelarsi una pista più facile (prestito?). Ora, la Signora è nella posizione più scomoda perché ha più esuberi: Mandzukic (33), Rugani (25), Emre Can (25), Higuain (31). E Il rinnovo di Dzeko mette in ulteriore difficoltà Paratici, chiudendo la possibilità di incastri favorevoli. Sarà una settimana di fuoco. di Claudio Savelli