Emiliano Sala non è morto nell'incidente aereo. Avvelenamento: l'agghiacciante ipotesi sul calciatore
La tragica morte di Emiliano Sala si infittisce ancora di più. L'ex giocatore del Nantes, il cui corpo è stato ritrovato nel Canale della Manica dopo che il suo aereo è precipitato a gennaio, potrebbe infatti essere morto per cause diverse dallo schianto. Un bollettino dell'Air Accidents Investigation Branch afferma che l'attaccante italoargentino avrebbe inalato alti livelli di monossido di carbonio, potenzialmente mortali, all'interno della cabina di pilotaggio, prima che il velivolo diretto da Nantes a Cardiff precipitasse. Leggi anche: Emiliano Sala, rilasciato il pilota: "Non guidava lui, aveva cambiato idea" "I test tossicologici - si legge nel comunicato - hanno riscontrato che il passeggero aveva un alto livello di monossido di carbonio nell'emoglobina. È probabile che anche il pilota sia stato esposto al monossido di carbonio. Il livello di COHb (la percentuale di monossido di carbonio nell'emoglobina) riscontrato arriva infatti al 58%: il 50% è considerato già sufficiente per essere mortale". Per il bollettino il tipo di velivolo utilizzato da Sala era molto propenso al rischio di una perdita di monossido di carbonio: sarebbe infatti bastato un difetto nella sigillatura della cabina o una perdita dal sistema di riscaldamento e di ventilazione per permettere al monossido di carbonio di entrare nella cabina.