Milan, sequestrati beni per un milione di euro al capo ultras del Luca Lucci
Sono stati sequestrati beni per oltre un milione di euro a Luca Lucci, 38 anni, capo ultrà del Milan. Si tratta di una misura di prevenzione chiesta dalla questura di Milano alla sezione misure di prevenzione del tribunale ed è la prima volta che viene eseguita nei confronti di esponenti del tifo organizzato. Il provvedimento è arrivato nell'ambito dell'attività di prevenzione delle commistioni tra mondo ultras e criminalità organizzata, ad opera della Divisione Anticrimine della questura e risponde al Codice Antimafia, visto che Lucci è stato attivo nel traffico di stupefacenti e ha precedenti specifici e per reati contro la persona. È considerato un esponente di spicco del tifo organizzato milanista; nel maggio del 2018 inoltre è stato arrestato in una operazione della squadra mobile di Milano per spaccio di stupefacenti in concorso con altri pregiudicati, reato per cui è stato condannato. A seguito degli accertamenti patrimoniali è emerso che, nonostante risultasse svolgere l'attività di elettricista, in realtà aveva la sua principale fonte di reddito dal traffico della droga. Di conseguenza, è stato disposto il sequestro di un complesso immobiliare di recente costruzione di due piani con autorimessa, di una Audi Q5, dei conti correnti e della gestione di un locale pubblico, luogo storico di ritrovo degli ultras del Milan. Il sequestro ammonta complessivamente ad un milione di euro