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Juve, l'accusa di Moggi: "Chi criticava Max Allegri adesso non vuole Sarri"

Davide Locano
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Con la conferenza stampa di presentazione del nuovo mister della Juve è iniziata l' era Sarri, ovvero è subentrato il Sarrismo al posto del tatticismo di Massimiliano Allegri, colui che in 5 anni ha vinto 11 titoli. Maurizio proverà a emularlo, ha il coraggio e anche la capacità per farlo e va apprezzato per questo. Come va apprezzata la società, che ha voluto accontentare i tifosi che, oltre alle vittorie, chidevano a gran voce il bel gioco. Nella vacatio, tra l' esonero di Allegri e l' ingresso del nuovo, si sono sprecati i pronostici su chi poteva essere il successore. Ognuno diceva la sua, il favorito era Guardiola (alla cui notizia le azioni schizzavano in alto), mentre Sarri veniva solo di rincalzo (e le azioni ritornavano in basso). Quando poi è spuntato il nome del tecnico napoletano, gran parte dei supporter bianconeri hanno mostrato un certo malcontento. Eppure nell' era Allegri erano tantissimi coloro che inneggiavano a Sarri per lo spettacolo che offriva il suo Napoli, proprio gli stessi che oggi che non lo vogliono. Leggi anche: "Difficile fare bel calcio pensando solo ai soldi": la sentenza di Moggi Noi che siamo sempre stati del parere di non dover tenere conto del pensiero degli appassionati, riteniamo che abbia fatto bene la società a portare avanti il suo programma. Ai vedovi di Guardiola non rimane che adeguarsi e sperare di poter assistere all' unione tra vittorie e bel gioco. Non devono e non possono criticare a priori le decisioni dirigenziali, possono farlo dopo, nel caso le promesse non vengano rispettate. Passando poi alla conferenza di presentazione dobbiamo ammettere che Sarri se l' è cavata bene. Non gli sono state fatte domande sconvenienti ed ha quindi potuto dire le sue verità. Tra cui: che lui da professionista non poteva rifiutare l' offerta della Juve soltanto perchè, da tesserato del Napoli, aveva oltrepassato i limiti, offendendo la società bianconera, rea secondo lui, di vincere perchè aiutata dal "Palazzo". Ripeteva infatti spesso che la Juve era favorita negli anticipi e nei posticipi e che gli arbitri davano i rigori sempre a favore della Signora. Adesso che è passato nel club bianconero non dovrebbe aver più timori di questo genere seguendo i suoi discorsi. Secondo noi, invece, sarà questo il momento in cui si accorgerà di quanto sia diversa la realtà rispetto a quella da lui propinata ai napoletani. Un vecchio proverbio dice che le bugie hanno le gambe corte e lui avrà modo di appurare la verità. Purtroppo c' è anche chi dice che le bugie, ripetute troppo spesso, diventano verità e sononella bocca dei deboli per difendersi dai forti. Per questi motivi la Juve ha pagato a caro prezzo la sua supremazia attirandosi l' odio di chi avrebbe voluto vincere. Così nacque Calciopoli, anche perchè esistevano allora magistrati come Luca Palamara, oggi indagato per corruzione. di Luciano Moggi

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