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Sergio Scariolo, un tocco italiano nel trionfo dei Toronto Raptors in Nba

Davide Locano
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Nella vittoria del titolo Nba dei Toronto Raptors c' è anche un po' di Italia. Perché al suono della sirena di gara sei a festeggiare insieme alle stelle Kawhi Leonard e Kyle Lowry e all' allenatore capo Nick Nurse c' è anche il suo fondamentale vice Sergio Scariolo. Per Scariolo, nato a Brescia 58 anni fa (che con la Spagna da allenatore ha conquistato tre Europei, una medaglia d' argento ed una di bronzo alle Olimpiadi) è il coronamento di una straordinaria carriera e per l' Italia la chiusura di un cerchio. Perché la storia tra il tricolore e la franchigia canadese ha radici profonde. Il tutto inizia nel 1995, quando il casertano Vincenzo Esposito firma con i Raptors diventando il secondo italiano ad approdare in Nba (il primo è Stefano Rusconi, scelto da Cleveland nel 1990), prima di tornare in Italia la stagione successiva. Il legame tra il tricolore e Toronto, però, diventa ancora più forte dieci anni dopo quando Maurizio Gherardini viene nominato vice presidente andando a far coppia con il general manager italo-americano Bryan Colangelo. Con loro arrivano anche Andrea Bargnani, primo europeo di sempre ad essere selezionato con la prima scelta assoluta al draft del 2006, e Marco Belinelli (che gioca a Toronto nella stagione 2009/10). Peccato, però, che sotto la gestione Gherardini-Colangelo la squadra non riesca mai a fare il salto di qualità (raggiunge i playoff solo nel 2007 e nel 2008 senza mai superare il primo turno), fino ad ottenere la fama di perdente. Un' etichetta finalmente strappata via anche grazie al lavoro di Scariolo. di Federico Strumolo

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