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Maurizio Sarri come Massimiliano Allegri: i tifosi juventini non lo vogliono e impazza l'hashtag #SARRIOUT

Caterina Spinelli
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Maurizio Sarri potrebbe diventare un "Allegri bis". Alla Juventus l'arrivo dell'allenatore è pressoché una realtà assodata, cui manca solo l'ufficialità slittata probabilmente a settimana prossima. Eppure il tifoso medio juventino non dimentica. Neppure quel passato non troppo lontano in cui Sarri allenava il Napoli ed era perfettamente calato nella parte del sostenitore partenopeo. Ecco rinfrescate le sue polemiche sul fatto che la Vecchia Signora giocasse sempre a orari migliori rispetto alle altre e vantasse un calendario più favorevole. Ma non solo, i bianconeri non dimenticano il dito medio del 22 aprile 2018, prima della gara vittoriosa allo Stadium con il gol di Koulibaly, fatto dal pullman verso dei gentiluomini che lo avevano insultato e sputato sui vetri. Poi ancora le frecciate dopo i fatti di Inter-Juve e il ko 3-0 a Firenze che, di fatto, consegnò lo scudetto alla Juve. I tifosi fanno sentire la propria avversione soprattutto sui social, dove sta diventando virale l'hashtag #SARRIOUT. Così, nell'intento di ottenere la fiducia Sarri sta lavorando alla sua immagine: "Per noi italiani il richiamo di casa è forte. Senti che manca qualcosa. È stato un anno pesante. Comincio a sentire il peso degli amici lontani, dei genitori anziani che vedo di rado. Ma alla mia età faccio solo scelte professionali". Chissà se funzionerà. Con Allegri l'effetto, nonostante l'arrivo turbolento, è stato positivo. Nel 2014 Massimiliano venne ricevuto al suo arrivo a Torino come un appestato, un indesiderato. Cinque anni dopo se n'è andato lasciando nella bacheca bianconera undici trofei. Leggi anche: La Juventus di Sarri? Ecco come potrebbe essere

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