Atalanta, il segreto magico di Gasperini: solo 16 giocatori, eppure va a mille. Come fa
Vedendo giocare questa Atalanata «la domanda sorge spontanea», come diceva Antonio Lubrano in tv: ma quanto corre la Dea di Gian Piero Gasperini? In piena corsa per il quarto posto in campionato, i bergamaschi non si sono lasciati distrarre dal sogno Champions e hanno conquistato la finale di Coppa Italia, rimontando la Fiorentina che aveva goduto di due giorni di riposo in più. Qualcosa di incredibile per un gruppo che ha iniziato la stagione ufficiale esattamente nove mesi fa, il 26 luglio in casa contro il Sarajevo nei preliminari di Europa League. Lavoro fisico - Il lavoro fisico è uno dei cardini della filosofia di Gasp, in settimana e durante le partite, ma con intelligenza: la sua squadra è "solo" quinta per km percorsi in A (110 a partita), ma seconda per gol fatti (66 a 67) proprio dietro a quella Juve che la Dea ha eliminato dalla Coppa Italia. Questi risultati sembrano ancor più incredibili se si considera che sono arrivati con appena 16 giocatori. Tanti sono i pretoriani dell' allenatore con un minutaggio superiore ai 1000' nelle 43 partite disputate finora: considerando che due sono i portieri Berisha (2.070') e Gollini (1.830') che si sono alternati tra i pali a seconda dei momenti di forma, i calciatori di movimento utilizzati con continuità da Gasperini sono in tutto 14. Il reparto più variabile è la difesa con Palomino, Toloi e Mancini attorno ai 2.500 minuti, accompagnati da Masiello (2.081') e Djimsiti (1.791). In mezzo l' alternativa ai "gemelli" Freuler e De Roon (il primo a quota 3.266' che supera il compagno di appena 22 minuti) è Pasalic (1.818'). Sulle fasce a dare respiro ad Hateboer (3.333') e Castagne (2.201') c' è invece Gosens (2.086'). Papu Gomez è il vero insostituibile della rosa, il più impiegato del gruppo con quasi 3.500'. Più lontani Zapata (3.120') e Ilicic (2.120') che è partito dopo gli altri per i guai fisici estivi. Il primo degli "altri" è il giovane Barrow, impiegato per appena 800' complessivi, di cui quasi la metà tra luglio e agosto: l' ultima volta che il 20enne gambiano ha giocato più di un tempo è stata a dicembre contro il Sassuolo. Seguono Pessina (359' su 600 in E-League) e Rigoni che ha lasciato Zingonia a gennaio. Il ritorno di Ilicic - Proprio il ritorno nelle migliori condizioni di Ilicic aveva permesso all' Atalanta di cancellare la delusione europea e cominciare la sua splendida cavalcata in campionato. Ma questa Dea ha saputo superare un altro momento difficile, quando la sconfitta interna contro il Milan sembrava poter spegnere il sogno Champions. Riagguantati al quarto posto i rossoneri - che però restano in vantaggio per gli scontri diretti -, lunedì contro l' Udinese i bergamaschi potrebbero avere l' occasione del sorpasso. «La qualificazione in Champions o la vittoria della Coppa Italia? Il nostro primo obiettivo sarà sempre la salvezza, non mi stancherò mai di dirlo», resta con i piedi per terra il patron Antonio Percassi. «Considerando da dove siamo partiti, è incredibile vedere dove siamo oggi. Gasperini? L' ho ripetuto tante volte, non andrà via. Stesso discorso per i nostri uomini migliori, il nostro futuro passa da loro». Insomma, questa Dea ha ancora tanto da correre. di Francesco Perugini