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Inter, Lautaro inguaia Spalletti: richiama Icardi dopo l'infortunio?

Davide Locano
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Che grande rottura di scatole la pausa per la Nazionale. Per l' amor del cielo, evviva gli azzurri, ma due settimane di sosta costano orchite a grappoli e, soprattutto, massacri fisici (altrui) non indifferenti. Prendete l' Inter: prima arriva la notizia di De Vrij (per il difensore distrazione all' adduttore, salta Lazio e Genoa), poi quella di Lautaro Martinez. Il pupo dalle uova d' oro e lo sguardo assassino, già grande protagonista nel derby, torna dal Marocco con enorme incazzatura causata da un problema alla coscia: 15 giorni di stop, anche per lui niente Lazio, niente Genoa e per l' Atalanta si vedrà. La faccenda è assai spinosa se si pensa che là davanti per Spalletti c' è tutto tranne che abbondanza: domenica toccherà a Keità ereditare il posto che fu di Mauro Icardi, a sua volta tornato ad allenarsi in gruppo dopo il lungo periodo di inattività (ultima partita giocata, Parma-Inter del 9 febbraio) e ora sospeso a metà tra la non-convocazione e la convocazione. Cosa farà Spalletti? La conferenza di domani toglierà ogni dubbio, ma nel frattempo tutti si domandano: «La pace tra il giocatore e il resto del gruppo c' è stata? Avrà fatto il discorso?». Ecco, a quanto risulta non c' è stato alcun discorso, ma non perché le parti siano ancora in contrasto, semplicemente nessuno ha chiesto all' ex capitano di scusarsi. Totale, dopo le settimane dell' incazzatura, degli infortuni veri e presunti, dei "like" sui post, di tutta una serie di cose che tutto sono tranne che «buone per l' Inter», si prova a tornare alla normalità. Così Politano, intervistato da SportMediaset: «Icardi per noi è un giocatore importante, lo ha dimostrato spesso. Scenderà in campo come ha fatto sempre, è tutto tranquillo». E poi, incalzato su un tema diverso, ovvero Icardi: «Lo vedrò per la prima volta oggi, dopo la nazionale». Quindi si va sulla Lazio, ovvero la squadra abbattuta all' andata (0-3, doppietta proprio dell' ex capitano) ma anche capace di battere i nerazzurri nei quarti di Coppa Italia (rigore decisivo sbagliato da Nainggolan): «Sarà una gara difficile - spiega ancora Politano -, loro si difendono bene. Ma dobbiamo pensare a noi stessi, abbiamo un buon vantaggio e speriamo di mantenerlo». Serenissimo. E sereno è anche Luciano Spalletti, mercoledì assente da Appiano Gentile per assistere alla laurea del figlio e ora deciso più che mai a impostare al meglio la volatona in campionato. Il calendario è parecchio impegnativo, ma il tecnico ha dalla sua un ruolino decisamente interessante quando si tratta di "sfide di vertice": Juventus a parte, l' Inter è imbattuta con Napoli, Milan, Roma, ovvero con tutte le più forti. Resta solo da capire quali siano le reali intenzioni dell' allenatore nei confronti del «figliol prodigo»: utilizzo possibile già a partire da domenica o esclusione prolungata? La sensazione è che per rivedere in campo l' argentino servirà ancora del tempo e che, a prescindere, non ci sarà spazio per entrambi nell' Inter 2019-20. E questo significa che se ne andrà l' attaccante, oppure l' allenatore, oppure entrambi. Prima però c' è da conquistare un posto per la prossima Champions, quello conta decisamente più di tutto (e tutti). di Fabrizio Biasin

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