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Champions League ribaltata dal Var. Rimonte pazze, gol discussi: calcio, settimana da morire

Davide Locano
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L'Occhio Virtuale si apre sulla Champions League, et voilà, Real Madrid fuori agli ottavi di finale al Bernabeu. Sì, è vero, è una considerazione malignetta parecchio, ma è irresistibile la tentazione di usarla come copertina di un turno di Coppa che certamente resterà nella memoria: il Var fa il suo debutto nelle scene più importanti del calcio e - casualmente o forse no - si registrano cadute e rimonte incredibili. Quella dell' Ajax nel tempio dei Merengues, l' incredibile ribaltone del Manchester United nei confronti del PSG e mettiamoci - ahinoi - anche quella del Porto nei confronti della Roma. Proprio nel match che maggiormente toccava il nostro football, è venuta fuori l' unica e deleteria eccezione a un uso fiscale, persino spietato del mezzo elettronico adottato nelle altre gare: sì alla visione e alla conseguente mazzata del rigore assegnato contro i giallorossi, sorvolo sul tocco maligno su Schick che avrebbe dato la possibilità ai capitolini di portare a casa la pelle. Pallotta prima, e oggi il romanissimo presidente del Coni Malagò hanno tuonato contro l' arbitro Cakir e i manovratori della moderna moviola. Leggi anche: D'Amico e Buffon, la bastonata di Pistocchi Chi ha esultato e urlato di gioia sono invece gli inglesi, titoli di tabloid inneggianti al Var che al 93' ha regalato al Man United una nuova pagina di storia, il rigore del 3-1 al Parco dei Principi nato da un tocco di braccio che - come quasi tutti i casi simili - sarebbe probabilmente stato rubricato in un "lasciamo correre" nell' era analogica, data l' incertezza della dinamica. Ma l' episodio top, senza dubbio, è stato quello di Madrid: perché la palla recuperata dall' Ajax in occasione dell' azione della terza rete, quella che di fatto ha ammazzato gli ex-campioni d' Europa, anche a suon di replay in mondovisione sembrava proprio uscita dal campo, e per immaginare - e sancire - che anche un minimo spicchietto fosse ancora sopra la linea laterale (e dunque, per regolamento, ancora in gioco), in mancanza di proiezioni ortogonali o sensori come quelli presenti in porta per la "goal line technology", ci voleva una buona dose di fantasia, di libera interpretazione. In genere usata a beneficio del grande Real, specie tra le mura amiche. E invece, strano ma Var: se deve essere rivoluzione, che sia totale, almeno al primo vagito. Poi, come sempre, tutto si aggiusterà. riproduzione riservata. di Davide Gondola

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