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Adriano e la foto con il narcotrafficante: nuovo scandalo

Il 31enne ex centravanti di Inter e Roma, da un anno senza squadra, ritratto con il boss della favela di Complexo do Lins. L'agente: "E' famoso, non si nega a nessuno"

Giulio Bucchi
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Il talento, le donne, l'alcol, l'addio al calcio dei big. Le amicizie pericolose. Adriano Leite Ribeiro non si è fatto mai mancare nulla, e tutto a sue spese. L'ex centravanti prodigio dell'Inter, che a 31 anni è da oltre 12 mesi senza squadra (scaricato dal Flamengo e rifiutato da Palmeiras prima e Internacional poi) è finito di nuovo nella bufera per una foto "imbarazzante". La polizia brasiliana ha reso nota una foto trovata nel cellulare di Trek, al secolo Cleverson de Souza Silva, il più pericoloso e potente narcotrafficante della favela di Complexo do Lins, a Rio de Janeiro. Quella foto ritraeva il boss e il calciatore abbracciati, con un Adriano dallo sguardo stranito e il viso gonfio all'eccesso. L'ufficio stampa del campione bruciato nega qualsiasi relazione con il criminale arrestato martedì notte durante un blitz delle forze speciali: "Adriano è un personaggio famoso che non si nega a nessuno quando gli viene chiesto una foto o un autografo. Quello scatto non ha nessun significato". Un significato però potrebbe averlo se lo si considera l'ultima perla in una collana di aneddoti decisamente censurabili: l'autoscatto con arma in mano, quello inneggiante al Comando Vermelho, organizzazione criminale dominante a Rio, la moto regalata nel 2010 a un altro famoso narcotrafficante brasiliano. Perché per la favela si fa tutto, anche gettare al vento una carriera.

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