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Silvio Berlusconi compratutto per il Monza: prende nuovi giocatori

Matteo Legnani
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Nove giocatori, nove. Quasi una squadra. E sette messi nero su bianco negli ultimi tre giorni. Nel mare magno delle promesse, delle chiacchiere e financo delle invenzioni che si trasforma in un fiumicello secco secco chiamato calciomercato di gennaio, meno male che il Monza c' è, meno male che Silvio c' è. Al primo giro di giostra di campagna acquisti da quando è tornato a fare il Pres, Berlusconi, e con lui - ça va sans dire - Adriano Galliani non ha perso l' occasione di recuperare dall' astinenza da compratutto patita negli ultimi, sofferti anni di gestione del Milan. Ecco, magari non è proprio come quell' estate del 1992, quando il Milan degli olandesi e dei fenomeni della difesa fresco campione d' Italia si vide recapitare dal suo riconoscente patron Papin, Savicevic, Lentini, Boban, Eranio, De Napoli, tutti insieme per dominare il mondo: stavolta i nomi sono decisamente meno mainstream, e sono quelli di Chiricò del Lecce, Scaglia del Cittadella, Marchi del Gubbio, Brighenti e Marconi della Cremonese, Fossati e Bearzotti del Verona, a cui vanno aggiunti Guarna e Iocolano, uniti ai brianzoli già dall' autunno in quanto svincolati. Livello superiore - Però, fateci caso: tranne che nel caso di Marchi, tutti gli altri prescelti da Galliani vengono da squadre di serie B, dal piano superiore di quello abitato dal Monza. E soprattutto, fatta eccezione per i due ex-veronesi presi in prestito (Fossati, tra l' altro, è una vecchia conoscenza di Galliani, fu uno dei protagonisti dei miliardari scambi di Primavera tra Milan e Inter), per tutti gli altri sono stati tirati fuori i soldoni. Oddio, soldoni, stiamo parlando di giocatori di seconda fascia, tuttavia solo per la coppia Chiricò-Scaglia, il club brianzolo ha sborsato un milione, ai cui vanno aggiunti altri 800mila euro per gli altri tre acquisti. Finora c' è solo un club che nel neonato bazar di gennaio ha tirato fuori più grano del Cav, e, ironia della sorte, è proprio il suo vecchio Milan, che ha preso Paquetà per 35 milioni e ora abbasserà la saracinesca per evitare gli strali dell' Uefa: in un mercato che ha vissuto nel recente passato, vive e vivrà almeno al 70-80% di prestiti gratuiti, o onerosi a prezzi davvero di saldo, quello di Berlusconi & Galliani è un investimento top, davvero degno - parametrando i tempi e i livelli - dei tempi belli, che testimonia un' autentica volontà di riportare in alto il club, rimasto nelle sabbie mobili di metà classifica anche dopo il cambio di proprietà e l' innesto sulla panchina del pupillo Cristian Brocchi. Certo, per allestire da subito un Monza in grado di puntare in alto, Berlusconi ha dovuto subito recedere da uno dei suoi propositi iniziali. Ricordate? All' atto della rentrée, disse che la sua nuova squadra sarebbe stata «italiana, composta di giovani in ordine anche dal punto di vista dell' aspetto, niente barbe, niente tatuaggi». Attenti al look - Ebbene, cinque dei sette nuovi sono muniti di mustacchioni e pizzi più o meno lunghi, Marchi e Marconi sembrano più in linea nel look, ma di anni ne hanno rispettivamente 33 e 29. Per quanto riguarda Iocolano, "storico" primo innesto della new era, è tatuatissimo e a livello tricologico pare il gemello di Marcelo, il "Napo Orso Capo" del Real Madrid. Vabbè, insomma, la copertina magari non è quella desiderata, ma il libro comincia a prendere forma, e state tranquilli che il Grande Duo ci sta prendendo gusto: tant' è vero che c' è già in canna un altro colpaccio, la 20enne punta Dany Mota Carvalho, portoghese, gioca nell' Entella e ha già uno score di 6 reti e 5 assist. Che Monza, che mercato, che presidente: roba da tifare per la rapida scalata alla A che non sa più guadagnare, comprare, sognare. di Davide Gondola

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