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Milan, dubbio sul mercato: rottamati quei panchinari che fanno vincere Gattuso?

Davide Locano
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C'è un Milan precario che corre a ritmo di Champions League. Comincia oggi la preparazione dei rossoneri alla sfida contro il Torino, sesto in classifica e rilanciato nelle sue ambizioni europee. Nel frattempo, a Casa Milan si terrà l' assemblea dei soci con il debutto ufficiale del nuovo ad Ivan Gazidis. C'è, insomma, un Diavolo di lotta che ha stretto i denti contro l' emergenza e si è preso il quarto posto. Il Diavolo di governo, intanto, prepara un grande mercato per rinforzare la rosa a scapito proprio dei protagonisti di questi giorni. Toccherà a Rino Gattuso gestire questa dicotomia, chiedendo un ulteriore sforzo alla sua rosa che si è ricompattata nelle difficoltà. Parliamo soprattutto di quei rossoneri che hanno sfoderato un orgoglio incredibile nelle ultime uscite, a dispetto della propria situazione contrattuale. A partire da Ignazio Abate, brillante come terzo difensore con la Lazio o centrale col Parma: il laterale si è comportato da vero leader dello spogliatoio - ruolo che l' allenatore gli ha sempre riconosciuto -, anche se il club non ha ancora iniziato a parlare del suo rinnovo con Mino Raiola. Per approfondire leggi anche: IDEE PER L'INVERNO Stessa situazione per Cristian Zapata, l' eroe del derby di Pasqua che era partito come quarto centrale in questa stagione dopo l' arrivo di Caldara. Senza il colombiano, però, il reparto improvvisato delle ultime uscite sarebbe naufragato. Per entrambi si apre la porta a un prolungamento - magari a cifre inferiori rispetto a quelle attuali attorno ai 2,5 milioni di euro -, a meno che Leonardo non decida di affondare su uno dei candidati per la difesa: lo juventino Benatia, il brasiliano Rodrigo Caio o Cahill del Chelsea, mentre si è raffreddata la pista per l' altro difensore dei Blues Christensen. Proprio da Londra è arrivato in estate Tiémoué Bakayoko, in prestito con diritto di riscatto a 35 milioni. Dopo un inizio difficile, il ko di Biglia gli ha regalato continuità e il francese ha risposto con un crescendo di prestazioni. Il prezzo da pagare per tenerlo è alto, ma si lega a quella per Cesc Fabregas: lo spagnolo è il grande obiettivo a centrocampo per gennaio e i Blues potrebbero rinunciare ai 10 milioni di indennizzo in cambio della garanzia sul riscatto di Bakayoko. Sarri prova a trattenerlo: «Vorrei restasse, è difficile trovare un centrocampista così tecnico e con quella qualità», le parole del tecnico alla vigilia del Wolverhampton. Per chiudere l' affare sarebbe già sceso in campo lo stesso Gazidis che, entro la prossima settimana, conoscerà la sentenza dell' Uefa sul fair play finanziario e gli ostacoli punitivi al suo piano di rilancio dopo l' era cinese terminata l' estate scorsa. Di colpo, a mediana rossonera potrebbe passare dall'emergenza al surplus di qualità con l' arrivo anche di Lucas Paquetà. Anche perché a fine stagione faranno spazio Montolivo e Bertolacci, in scadenza come José Mauri che ha lo stesso ben figurato domenica contro gli emiliani. Leggi anche: "Io al Milan? Fake news": la rivelazione di Donadoni CHE NE SARA' DI CUTRONE? Il brasiliano ha salutato il Flamengo per 35 milioni ed è pronto a sbarcare a Milano sulla scia dei grandi colpi di Leonardo, da Kakà a Thiago Silva. Esploso come mezzala, Paquetà potrebbe anche essere avanzato da Gattuso nel tridente. In quel caso, andrebbe a togliere ulteriore spazio a Patrick Cutrone, già insidiato nell' immediato dalla fine della squalifica di Higuain e da gennaio almeno a fine stagione dal probabilissimo arrivo di Ibrahimovic. Il 20enne bomber con 18 reti è il miglior marcatore dell' era Gattuso e ha il futuro nelle sue mani, anche quello della Nazionale in cerca di centravanti. Eppure rischia di doversi accomodare nell' ombra del nuovo Milan. di Francesco Perugini

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