Zlatan Ibrahimovic torna al Milan? Ecco la condizione posta da Mino Raiola
Dopo un paio di sessioni di mercato trascorse all' ombra di Jorge Mendes, mattatore della scorsa estate durante la quale ha catalizzato l' attenzione dei media e la ripristinata gerarchia dei procuratori internazionali con i trasferimenti di Joao Cancelo e Cristiano Ronaldo alla Juventus, Mino Raiola, rivale di sempre, tenta di riconquistare il trono di agente e intermediario più influente del panorama calcistico. Va letta anche in quest' ottica la possibile operazione di mercato che porterebbe il 37enne Ibrahimovic al clamoroso ritorno al Milan, per cui Leonardo offre un semestrale da 2,2 milioni di euro netti. I rossoneri necessitano di una punta che garantisca gol a supporto del 30enne Higuain (che continua a soffrire di diversi acciacchi) e del 20enne Cutrone che paga la minor esperienza rispetto a certe difese. Quale miglior occasione, quindi, per Raiola, di riallacciare i contatti col club di via Aldo Rossi, bruscamente interrotti l' anno scorso a causa degli scontri con Mirabelli e la proprietà cinese a causa dell' affare Donnarumma? Col cambio di proprietà, di Cda e di dirigenza, Mino ha fiutato nuovamente l' affare, aprendo al ritorno del fuoriclasse svedese. Ma quando in una trattativa c' è di mezzo un personaggio navigato come Raiola, gli effetti collaterali di un trasferimento di un suo giocatore sono molteplici e a volte difficili da smaltire. In questo caso, le conseguenze del ritorno di Ibra, portano a più soluzioni: prima di tutto il procuratore chiederebbe il rinnovo del' eterno Ignazio Abate, 32 anni (dal 2003 in rossonero), altro suo assistito, in scadenza di contratto il prossimo giugno. Leggi anche: Ibrahimovic, bordate contro Galliani Il giocatore, che in questo periodo della stagione può tornare a coprire un ruolo importante visti gli infortuni dei compagni di reparto, potrebbe comunque non essere interessato a rimanere a Milano, preferendo la destinazione americana. Magari ai Los Angeles Galaxy, il club a cui Raiola porterebbe via proprio Ibrahimovic e col quale manterebbe buoni i rapporti fornendo un giocatore di esperienza internazionale. C'è poi la pista che porta a Leandro Paredes: il centrocampista dello Zenit - seguito da Raiola - vuole tornare in Italia, ma il prezzo del suo cartellino (30-35 milioni) è alquanto proibitivo per il Milan, viste le sanzioni in arrivo da Nyon per i problemi di bilancio del triennio 2014-2017. Discorso diverso per giugno, quando il contratto dello svedese scadrà, anche se difficilmente affrontabile ora perché ignari di quelle che saranno le limitazioni imposte dalla Uefa. Se non sarà Paredes, sarà un altro del parco giocatori di Raiola. Che punta a sfruttare un club disdegnato sino al maggio scorso per rilanciarsi come re del calciomercato mondiale. di Filippo M. Capra