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Milan-Juve, la bomba di Luciano Moggi: Higuain e Bonucci, ecco quello che ancora non sapevate

Davide Locano
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Archiviata la Champions, l' Inter dopo aver arginato la corazzata Barcellona ancora priva di Messi si trasferirà oggi alle 12.30 all' Atleti Azzurri d' Italia, dove ad attenderla ci sarà l' Atalanta di Gasperini in grande spolvero, dopo un inizio alquanto incerto. I bergamaschi giocheranno alla morte per risalire le posizioni di una classifica al momento precaria, i nerazzurri per proseguire nella loro avanzata che li ha portati a sei punti dalla capolista Juventus. Si potrebbe assistere ad un incontro ad alto contenuto atletico qualora gli uomini di Gasperini scendano in campo determinati come nelle ultime esibizioni, e quelli di Spalletti non risentano delle fatiche, anche psicologiche, accumulate contro il Barcellona. Il pareggio ci sembra il risultato più probabile. Vince la Roma a Mosca contro il Cska, faticando meno del previsto perché superiore qualitativamente agli avversari. Tra i giallorossi continua a non brillare Dzeko, sembra addirittura moscio come nei primi tempi romani. E la Roma ha invece bisogno dei suoi gol e della sua personalità perché l' attuale classifica non è delle migliori, addirittura a cinque punti dal gruppo Champions, di cui fanno parte i cugini laziali. E anche perché si troverà di fronte una Sampdoria avvelenata, alla ricerca dell' immagine perduta dopo la débacle casalinga contro il Toro. Leggera preferenza alla squadra di Di Francesco. Leggi anche: Gattuso, le confidenze a Moggi prima del derby Perde la Juve all' Allianz contro il Manchester United di Mourinho: delle quattro italiane era la più accreditata da un pronostico favorevole. Non gioca male, crea anzi tante occasioni che però spreca banalmente, fino a quando la legge del calcio la punisce prima con Mata e poi con la mezza papera di Szczesny in collaborazione con Bonucci e Alex Sandro. Di bello solo il gran gol di Ronaldo, di caratteristico l' atteggiamento di Mourinho che a fine partita, mano all' orecchio, risponde ironicamente ai tifosi che avevano offeso lui e la sua famiglia per tutta la gara. Con la qualificazione agli ottavi di Champions ormai scontata, probabilmente la testa dei bianconeri era già a San Siro, dove stasera li aspetta il Milan, uscito con un 1-1 dal campo del Betis dopo un primo tempo inguardabile e una ripresa scoppiettante. I rossoneri perdendo non avrebbero avuto certezze di passare il turno per cui hanno dovuto dar fondo a tutte le energie per rimontare. Potrebbero quindi arrivare più stanchi della Juve, avendo un giorno in meno di riposo, rimediato un giocatore infortunato (Musacchio) e uno claudicante (Calhanoglu). Quindi Gattuso è alle prese con dubbi di formazione, mentre Bonucci reincontra il Milan per la prima volta dopo la breve storia d' amore. Supponiamo che un coro di fischi saluterà il giocatore: era considerato il capitano di un Milan che doveva tornare forte, giocherà invece questa gara vestito di bianconero. Quasi un pentito che ritorna alla casa madre probabilmente e soltanto per tornare a vincere: «L' avevo fatto per rabbia», ha dichiarato in conferenza stampa, «a Torino mi sento di casa». Perdonateci se pensiamo invece che sia tornato perché stimolato dalla presenza di Ronaldo che dovrebbe aiutare lui e la Juve a vincere la Champions. D' altra parte ha provato i fischi dell' Allianz quando è sceso in campo da ex juventino, adesso proverà quelli di San Siro da ex capitano milanista. Esattamente contraria la situazione di Higuain: si tratta di un esiliato contro la sua stessa volontà, dovrà giocare contro la sua ex squadra e magari ce la metterà tutta per dimostrare ai dirigenti bianconeri che hanno sbagliato a cederlo. Curioso il destino: a marcarlo potrebbe essere proprio il suo ex compagno Bonucci, come dire un pentito contro un esiliato. Leggera preferenza alla Juve. di Luciano Moggi

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