Cristiano Ronaldo, perché Juventus - Manchester è proprio la sua partita
Tutte le partite sono importanti, ma ce ne sono alcune che lo sono molto di più. Oggi, dopo 15 anni, all' Old Trafford torna in scena una grande classica di Champions League con la Juventus di Allegri che sarà ospite del Manchester United di Mourinho (ore 21, diretta Sky Sport 1). Entrambe le compagini sono reduci da un pareggio amaro in campionato: quello casalingo contro il Genoa per i bianconeri che hanno visto così "sporcarsi" quel cammino immacolato intrapreso dall' inizio della stagione, e quello in casa del Chelsea di Sarri, arrivato in pieno recupero, per i Red Devils. Ma se Allegri può consolarsi con la vetta in serie A e nel girone di Champions (con un successo questa sera metterebbe, peraltro, una piccola ipoteca sul primo posto), lo stesso non può fare Mourinho, molto criticato in Inghilterra, con il suo United in piena crisi di risultati (una sola affermazione negli ultimi sei match disputati in tutte le competizioni) e di gioco. Leggi anche: Ronaldo si presenta in conferenza stampa con un orologio di diamanti: il costo? Osceno GLI EX E I RICORDI Oggi sarà dunque un crocevia importante che può essere decisivo per il primato nel gruppo H con due big europee che si affronteranno in una partita dal sapore particolare soprattutto per due dei protagonisti più attesi del match: da un lato Paul Pogba che ritrova la squadra che lo ha valorizzato, fatto diventare il centrocampista più pagato della storia del calcio, e nella quale potrebbe anche tornare in futuro, dall' altro Cristiano Ronaldo diventato fenomeno mondiale proprio con lo United («Se segno esulto, come l' altra volta») e chiamato adesso a guidare i bianconeri nel tentativo di espugnare quell' Old Trafford che non lo ha mai dimenticato. Già, perché la Juventus quando in estate ha deciso di investire ingenti risorse economiche per il cinque volte Pallone d' Oro, pensava proprio a partite come queste, nelle quali si esalta. Partite in cui i campioni d' Italia si aspettano di vedere il miglior CR7, quello in grado di segnare 121 gol in 158 presenze in Champions League, quello che nell' unico altro precedente da ex a Manchester segnò la rete che eliminò i Red Devils e regalò la qualificazione ai quarti al suo Real Madrid allenato da quel Mourinho che oggi si troverà invece come avversario. Ci si aspetta dunque quel Cristiano Ronaldo appena intravisto nei ventotto minuti giocati a Valencia, prima che un' esagerata espulsione lo costringesse ad uscire dal campo in lacrime e saltare, per la conseguente squalifica, l' esordio casalingo nella manifestazione contro lo Young Boys. Servirà il vero Cristiano Ronaldo, ma anche una grande prestazione di tutta la squadra perché, come detto da Mourinho, «Ronaldo è uno dei migliori di sempre. Ma la Juve non è solo Cristiano, è anche Bonucci, Cancelo, e tanti altri. È seria candidata alla vittoria finale». MANDZUKIC È KO Non ci saranno invece Khedira, ancora infortunato, Emre Can, ai box per un per un nodulo tiroideo che potrebbe anche necessitare di un trattamento chirurgico, e Mario Mandzukic, vittima di una distorsione alla caviglia nell' allenamento di rifinitura. Date le importanti defezioni Allegri sembra dunque orientato a rispolverare il 3-4-1-2 già visto proprio contro gli svizzeri nell' ultimo match europeo: spazio dunque a Barzagli che andrebbe a ricomporre lo storico trio difensivo con Bonucci e Chiellini, e a Bernardeschi che giostrerebbe alle spalle del tandem d' attacco composto da Dybala e, ovviamente, dall' attesissimo Cristiano Ronaldo. di Michele Mazzeo