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Pato, rigore dell'orrore: cucchiaio in bocca a Dida

Il Papero sbaglia il penalty decisivo: il Corinthians è fuori. Entra nella storia (dalla porta sbagliata)

Roberto Procaccini
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A voler fare facile dietrologia, verrebbe da pensare alla combine. Perché è incredibile l'errore compiuto da Alexandre Pato nella semifinale di Copa do Brazil, quasi non si può spiegare altrimenti. Ultimo a presentarsi dagli undici metri nei rigori che decideranno la sfida tra il suo Corinthians e il Gremio, il papero ex Milan decide di fare il cucchiaio. Sì, proprio il tiro beffardo che concentra tecnica, sangue freddo e sfrontatezza in un gesto banale quanto rischioso. Il cucchiaio, anche noto come scavetto, il tiro con il quale Andrea Pirlo si fece beffe dell'Inghilterra a Euro 2012, con il quale Francesco Totti punì l'Olanda a Euro 2000. La stessa palombella beffarda che fino al 2000, cioè proprio fino al leggendario "mo je faccio er chucchiaio" del Pupone, era ricordato come tiro alla Panenka, in memoria del calciatore cecoslovacco che per primo aveva calciato un rigore a quel modo nella finale degli Europei del '76. Pato decide che è il momento di entrare nell'elenco dei grandi campioni del calcio che hanno realizzato lo scavetto. E ci è riuscito, sarà aggiunto negli annali: ma per il cucchiaio più brutto di sempre, primato dal quale scalza il povero Maicosuel (quello che decretò la sconfitta dell'Udinese nei preliminari Champions del 2012). L'esecuzione del papero è fiacca e maldestra. Lo scavetto si traduce in un passaggio a Dida, suo ex compagno di squadra ai tempi del Milan. E l'umiliazione è duplice: perchè lui ci fa la figura del cretino, e la sua squadra si vede eliminata. Pato, il cucchiaio dell'orrore Guarda il video su Liberotv

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