Cerca
Cerca
+

De Laurentiis: "O il sindaco mi vende il San Paolo o lo stadio lo faccio a Caserta"

  • a
  • a
  • a

Napoli, 28 set. - (Adnkronos) - "Mercoledi' chiedero' a De Magistris di vendermi il San Paolo". Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, si appresta a formulare una richiesta precisa al sindaco della citta' partenopea. "Sono molto preoccupato perche' il sindaco disse che mi avrebbe venduto lo stadio, ma con i tempi biblici ai quali sono abituati al Consiglio Comunale io non credo che saranno in grado di farlo", dice il numero 1 del Napoli a Radio Kiss Kiss Napoli. "Quindi io mercoledi' stesso, dopo l'incontro, montero' in macchina e faro' l'accordo con il sindaco di Caserta e da gennaio comincero' a costruire il nuovo stadio a Caserta". "Sono preoccupato, il sindaco mi ha detto che me lo vendeva ma spero che lo faccia per una cifra simbolica visto che la gestione del San Paolo al Comune costa svariati milioni l'anno di manutenzione. A me viene concesso il San Paolo il giorno dell'avvenimento calcistico, non e' che io ci faccia altre attivita'. Ma non credo che Auricchio e De Magistris, coi tempi biblici coi quali di solito gestiscono le cose a Napoli, saranno in grado di darmi risposte martedi' quando ci incontreremo", prosegue De Laurentiis mostrandosi pessimista. "Non mi diranno mai 'ti diamo lo stadio per un euro', mi diranno questo 'non e' possibile, che facciamo con il consiglio Comunale?' e cose del genere... Allora io usciro' dalla sala della riunione saliro' in macchina ed andro' a Caserta dal sindaco ed iniziero' dal 2 gennaio la costruzione del nuovo stadio a Caserta", prosegue. "Mi devono dare il San Paolo e, come dice concettualmente la legge, quelle opportunita' di commercio che possano compensare l'investimento ed il suo recupero, nonche' la manutenzione dello stadio. Nel progetto c'e' anche la riqualificazione di Piazzale Tecchio consentendo a quell'area di vivere per sette giorni a settimana", afferma. "Ma se piazzale Tecchio dovesse vivere solo una volta ogni 15 giorni allora sarebbe destinato a morire -dice ancora De Laurentiis-. Io voglio fare le cose serie, ho investito nel Napoli i miei soldi e se devo restare, non voglio piu' sentire discorsi all'italiana". "C'e' Los Angeles pronta per me, la mia seconda sede -dice facendo riferimento all'attivita' di produttore cinematografico-: resto li', il calcio ve lo fate da soli a Napoli e tutti vissero felici e contenti. Se devo restare, visto che sono una persona seria e razionale, si fanno le cose serie e razionali. Gli altri non li ascolto".

Dai blog