Balotelli sulla gaffe con la Kyenge: "Stavo dormendo, non era obbligatorio esserci"
Per una sveglia spenta, un'altra che ha suonato, anche se in ritardo. Balotelli segna il 2-1 e l'Italia vola in Brasile
"La Kyenge? Non era obbligatorio esserci". Per una sveglia che non ha sentito, per dormire ancora, un'altra che ha suonato, anche se con un po' di ritardo. Mario Balotelli, per quasi tutta la prima metà di gioco dell'importante match che ha visto la Nazionale azzurra affrontare la Repubblica Ceca a Torino, ha passato più tempo a guardare per terra che a combattere con grinta l'avversario. Poi, il risveglio. Balo ha vinto, acclamato da una tifoseria sempre ostile nei suoi confronti, e che ieri, allo Juventus stadium, l'ha incitato a gran voce, per farlo ridestare dal sonno in cui era calato, di nuovo. E alla fine, quando tutti festeggiano la qualificazione ai Mondiali 2014 in Brasile, SuperMario riserva una stoccata anche a chi lo ha criticato per la mancata visita dal ministro dell'Integrazione, la scorsa domenica: "Stavo dormendo come i miei compagni, non era obbligatorio esserci", ha replicato serafico. La vittoria - Cappello polemico ad una serata difficile. Alla fine l'Italia ce l'ha fatta. Si andrà in Brasile. Con due gare in anticipo, la nazionale azzurra ha conquistato la qualificazione ai mondiali battendo in corsa la Repubblica ceca per 2-1. Ed è stato proprio SuperMario, "l'uomo della sveglia mancata", a segnare il secondo gol, quello decisivo, che ha fatto volare i tricolori. Lo stesso Balo che, con questa rete su rigore, ha allungato la sua strepitosa serie record di gol dal dischetto, 20 su 20, e ha vinto la "guerra" contro Cech, che nella gara di andata l'aveva sfidato: "Sarò il primo a parargli un rigore". L'arena bianconera, che di solito non risparmia le sue macumbe contro l'attaccante rossonero, questa volta lo ha applaudito, riempiendolo d'orgoglio. E nel post partita, Balo si è sfogato. Non solo sul match appena giocato: "Complimenti ai tifosi della Juve, non me lo aspettavo".