MotoGp a Indianapolis: vince Marcquez e allunga nel mondiale. Rossi quarto
Il 20enne spagnolo domina tutto il weekend. Pedrosa secondo e Lorenzo terzo si allontanano. Gran rimonta di Valentino
Poche sorprese in MotoGp: dominatore incontrastato per l'intero weekend, Marc Marquez vince anche a Indianapolis, infila la terza vittoria di fila dopo Sachsenring e Laguna Seca e allunga in classifica generale, staccando i più quotati connazionali Dani Pedrosa (sedondo) e Jorge Lorenzo (terzo), 188 punti contro 167 e 153. Gran premio senza storia sullo storico circuito americano, dove il 20enne di Cervera si fregia del titolo di Re delle Americhe: tre gare e tre vittorie, considerando quella di aprile ad Austin. Marquez re d'America - "L'America sarà il mio secondo Paese", ci scherza su Marquez, già a quota 30 successi in carriera. Vero è che la partenza non era stata delle migliori per il giovane spagnolo, che scivola in terza posizione dietro Lorenzo e Pedrosa, ma il pilota della Repsol Honda non difetta di pazienza e prima infila il compagno di squadra e poi, a 15 giri dal termine, si riprende la vetta per non lasciarla più. Pedrosa, ancora sofferente alla spalla, si consola con la seconda piazza ("E' stata molto dura fisicamente") davanti a un Lorenzo quasi rassegnato. Il campione del mondo riesce a portare la Yamaha sul podio ma il divario dagli altri due spagnoli e dalle loro Honda resta evidente: "Sono andate velocissime, hanno impresso un ritmo spettacolare e non abbiamo potuto fare niente", confessa. Valentino a due facce - Un capitolo a parte merita la prova di Valentino Rossi. Per metà gara il Dottore è sembrato quello dei due anni in Ducati, anonimo e staccato dai migliori. Poi una splendida rimonta, che lo porta a ricucire lo strappo e sorpassare Bradl, prima di infilare Bautista e, all'ultimissa curva, anche Crutchlow: risultato, quarto posto finale. "Il quarto posto è positivo considerando il fatto che questo tracciato è uno dei peggiori per me e che partivo dal nono posto, sono abbastanza felice", commenta a fine gara il Dottore. "Dobbiamo ancora lavorare e capire perché nei primi giri non riesco a guidare la moto come vorrei e sfruttare l'extra grip della gomma - aggiunge -. Nella seconda parte della gara, con le gomme che scivolavano, potevo entrare in curva più veloce ed essere più rapido. Dobbiamo migliorare perchè i tre davanti sono molto forti".