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Inter-Mazzarri: ora è realtà. Moratti ci crede: "L'uomo giusto"

Il presidente: "Per lui garantisco io". E Walter getta le basi per la rivoluzione nerazzurra

Marta Macchi
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Lo si sapeva già da tempo ma da qualche giorno è giunta anche l'ufficialità: Walter Mazzarri siederà sulla panchina neroazzurra per l'anno a venire, al posto del bistrattato Andrea Stramaccioni. Massimo Moratti lo ha voluto fortemente perché, ne è convinto il presidente, il tecnico toscano potrebbe riportare la squadra milanese agli antichi splendori: "Quest'anno affronteremo un anno difficile – ha spiegato il patron dell'Inter – e ho pensato che ci fosse bisogno di un allenatore della sua esperienza. È stata una decisione che ho preso personalmente. Se si rivelerà sbagliata sarà colpa mia. Mazzarri ha la grinta e la professionalità per fare bene". Obiettivi - Mazzarri ha già le idee chiare per la sua nuova Inter. In attesa della presentazione ufficiale, che dovrebbe essere fissata per settimana prossima, il tecnico ha già incontrato a San Vincenzo il dt interista Marco Branca. Pare infatti che le basi per il prossimo mercato siano già state gettate e che dalla sua ex Napoli, il mister,  voglia portarsi dietro Zuniga mentre, per rinforzare il centrocampo neroazzurro, il nome sul tavolo è quello di  Basta, terzino dell'Udinese. Con De Laurentiis si tratta anche per il riscatto di Gargano e la certezza per la prossima stagione dovrebbe essere rappresentata dalla permanenza di Nagatomo, Jonathan e Juan Jesus. Sulla lista dei partenti, invece, ci sono Stankovic, Chivu, il deludente Schelotto, Walter Samuel, forse Milito e potrebbe partire anche Cassano. Una vera e propria rivoluzione, insomma. L'uomo giusto - Dopo la stagione fallimentare dell'Inter - che ha chiuso il campionato in nona posizione e a meno 33 punti dalla vetta - adesso occorrerà ricompattare lo spogliatoio e donare un nuovo volto ad una squadra che è parsa stanca anche perché l'ombra, e il ricordo, di quel triplete pesa ancora come un macigno. Ma Moratti assicura: "Mazzarri è l'uomo giusto": un condottiero, una guida, uno che non ha paura di parlare (e di agire) fuori dal coro. Il mister eredita una squadra dimezzata dall'infermeria e da ricostruire partendo dalle fondamenta. La richiesta di Moratti d'altra parte è semplice: chiarezza, linearità e il massimo impegno possibile perché di lavoro da fare ce n'è molto. "Comando io" - Quest'anno la squadra di Stramaccioni è stata falcidiata dagli infortuni ed è questa la certezza da cui ripartire per non commettere più i medesimi errori.  Ad evitare un'altra stagione catastrofica ci penserà Giuseppe Pondrelli, preparatore atletico che segue Mazzarri dai tempi della Primavera del Bologna e che a Napoli ha ottenuto importanti risultati. Alla parte tecnica penserà invece il mister e il suo tanto caro, e vincente, 3-5-2. In campo, ce lo ha insegnato Walter in questi anni, scenderà solo chi sarà in forma ottimale: poco importa se ti chiami Zanetti o Cambiasso.  

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