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Rugby, Sei Nazioni: Italia ko col Galles

Sei Nazioni, altra sconfitta per gli azzurri, costretti sempre a inseguire. Pesa l'assenza di capitan Parisse

Sebastiano Solano
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Seconda sconfitta per l'Italia nel Sei Nazioni 2013 di rugby. Nella terza giornata del torneo, gli azzurri perdono in casa, all'olimpico, per 9-26. La vittoria della prima giornata contro la Francia, che aveva fatto ben sperare, è solo un brutto ricordo, un Galles in forma, tonico, feroce, ci da una vera e propria lezione. La sconfitta contro la Scozia nella seconda giornata non è servita come sveglia agli azzurri, che durante quel match sono apparsi ancora con la testa alla vittoria contro i francesi. Evidentemente, è proprio quella vittoria ad essere stata un episodio, anche se c'è da dire che è pesata moltissimo di capitan Parisse. Sempre a inseguire - Il ct Brunel, senza Parisse, affida la fascia di capitano a Castrogiovanni, con Lo Cicero che sigla il record dei 101 caps, Zanni al 47esimo match di fila in azzurro ed una mediana tutta nuova (Gori-Burton) chiamata a dare soprattutto fisicità. Il primo tempo è molto intenso, caratterizzato dalle cattive condizioni meteo e dalle numero mischie disputate, dove gli azzurri inizialmente hanno difficoltà anche inattese. Ci sono poche occasioni per giocare alla mano, così lo score si anima solo per i calci di punizione fischiati dall'arbitro Poite.   L'Italia è comunque costretta sempre a inseguire, perchè Halfpenny, il cecchino dei Dragons, comincia a centrale l'acca all'8', seguito due minuti dopo dal calcio di Burton. Il kicker ospite va a segno anche al 16' e al 20', sempre per una mischia azzurra che non regge l'urto di quella rivale. Burton accorcia ancora alla mezz'ora, poi Halfpenny fallisce un piazzato al 35' in un match che va al riposo sul 9-6 per il Galles. Il Galles addormenta il match - Nella ripresa le due squadre provano a spingere di più, con Burton che al 3' fallisce un drop piuttosto complesso. E' però un episodio sfortunato a condannare l'Italia al 5': Gori e Burton vengono messi fuori causa da un rimbalzo diabolico su calcetto di Phillips, Davies si porta avanti l'ovale col ginocchio per poi schiacciare indisturbato. Halfpenny trasforma il 16-6 che costringe gli azzurri ad alzare i ritmi.   Burton e Halfpenny sono ancora ineccepibili dalla piazzola (10' e 14'), al 19' Castrogiovanni si fa ammonire, lasciando i suoi in inferiorità numerica. Un vantaggio di cui il Galles approfitta subito perchè, al 21' Cuthbert è il terminale di un'azione alla mano che lo vede scivolare oltre la linea bianca. Halfpenny ci mette del suo e i britannici volano sul 26-9. In pratica, non capita più nulla perchè il Galles placa gli ardori e l'Italia ha poche energie da spendere. E così, termina nel peggiore dei modi una partita che l'Italia avrebbe potuto anche portare dalla sua parte senza quel paio di errori gravi che hanno condizionato il resto della sfida. Il 10 marzo a Twickenham, la tana dell'Inghilterra, servirà un'altra Italia per evitare una nuova battuta d'arresto che metterebbe in dubbio quei progressi che gli azzurri sembravano avere ormai messo in cascina.  

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