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Milan, Berlusconi molla Galliani e si schiera con Barbara: "Squadra costruita male"

Il patron rossonero conferma la fiducia a Seedorf: "Non è in discussione, sarà in panchina anche l'anno prossimo"

Matteo Legnani
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Quattro sconfitte consecutive, compresa quella che la scorsa settimana è costata al suo Milan l'eliminazione dalla Champions League. E poi le contestazioni dei tifosi, con le voci di un futuro a rischio per Clarence Seedorf sulla panchina del Milan. Troppo, per Silvio Berlusconi. Che, pur alle prese con la rifondazione di Forza Italia, le candidature per le elezioni europee e i round prossimi venturi con la magistratura, oggi ha deciso di intervenire personalmente in quello che nelle ultime ore è stato definito "caos Milan". Era dallo scorso autunno, dalla diatriba con Adriano Galliani circa le dimissioni del vicepresidente rossonero e la salomonica soluzione di affiancargli (ma non sostituirgli) la figlia Barbara, che il Cavaliere non si occupava personalmente della sua creatura calcistica. E le sue parole sono state a difesa di Seedorf, subentrato un paio di mesi fa a Massimiliano Allegri: l'olandese, ha assicurato Berlusconi, non è in discussione. E, anzi, guiderà i rossoneri anche nella prossima stagione. Ma il patron rossonero non ha comunque nascosto la sua delusione per la stagione fallimentare. E le sue parole riecheggiano quelle pronunciate qualche mese fa da Barbara Berlusconi, che criticò l'assemblaggio della squadra: "Questa squadra - ha detto il Cav - è stata costruita male, nonostante il budget in serie A sia secondo solo a quello della Juventus". Tradotto: Galliani ha lavorato male, ha scelto giocatori sbagliati. Parole che non faranno che riaprire la diatriba col vicepresidente, responsabile delle campagne acquisti. Insomma: il caos Milan sembra tutt'altro che superato. L'impressione è che i giorni di Galliani siano contati. Ma la sua buonuscita continua a essere un grattacapo per le casse dei rossoneri, che tra l'altro l'anno prossimo saranno costretti a mettere mano a mezza squadra.

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