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Milan, Pato ufficiale al Corinthians. Berlusconi: "Voglio Destro"

Il presidente parla di mercato: "Pato andrà in Brasile, ma per tornare. Cerchiamo giovani, Drogba e Osvaldo sono vecchi, Balotelli non mi convince come uomo"

Giulio Bucchi
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  Ora è ufficiale: Alexandre Pato è un giocatore del Corinthians. Il Milan ha ceduto il 23enne attaccante brasiliano al Timao per 15 milioni di euro, dopo averlo acquistato nel settembre 2007 per 22 milioni dall'Internacionale. E così il minorenne più pagato di sempre finisce la sua carriera in rossonero con 150 partite, 63 gol e uno scudetto, ma di fatto senza aver giocato una stagione  e mezza. Dall'estate 2011 a oggi, infatti il Papero ha disputato causa infortuni muscolari vari appena 25 gare, andando a segno 6 volte. Un tramonto prematuro, ma non è detto le strade di Milan e Pato non si reincrocino: il presidente Silvio Berlusconi, infatti, ha svelato di volerlo riportare un giorno a Milano. "Obiettivo terzo posto" - "In campionato cercheremo di fare bene e risalire in classifica, verso l'alto, ci siamo dati un target, un traguardo, che è quello di arrivare terzi per poter partecipare il  prossimo anno ancora alla Champions League", ha spiegato Berlusconi a Radio 105. "Bisogna avere il tempo di iniziare un nuovo ciclo ed abbiamo ritenuto che bisognasse iniziare nel segno della giovinezza, stiamo tenendo sotto controllo 100 giovani talenti in tutto il mondo. I nostri osservatori hanno ricevuto la missione di visionare atleti solo dai 18 ai 21 anni e bisogna avere questa consapevolezza che i cicli non possono essere eterni perché bisogna fare i conti con le stagioni dell'uomo e ci apprestiamo a un futuro ancora da protagonisti ma con un vallo di tre stagioni di preparazione". Anche per questo la programmazione sarà mirata e cauta.   "Pato via, per tornare qua" - Prima di tutto, allora, le cessioni di Pato al Corinthians in attesa di quella di Robinho. "Mi dispiace moltissimo cederli - ammette Berlusconi -. Ho visto Pato due giorni fa, tuttavia non ho insistito più del giusto per cambiare un suo convincimento. Lui intende andare in Brasile, intende presentarsi ancora come atleta come non gli era riuscito negli ultimi due anni per la serie incredibile di incidenti, però, sempre manifestando l'intenzione poi di tornare al Milan. Su Robinho, mi auguro che non ci siano possibilità concrete dal punto di vista economico di un suo collocamento in Brasile e quindi di poterlo rivedere ancora da noi per darci tutto quell'apporto di inventiva tecnica e mobilità sul campo che fanno di lui un grande campione". "No a Drogba, Balo e Osvaldo" - Le alternative fin qui proposte, però, non trovano d'accordo il Cavaliere. Il romanista Osvaldo, quasi 27enne, "supera i limità di età che ci siamo dati per una squadra di giovani". A maggior ragione bisogna scartare Drogba, anche lui "fuori da questa linea" in quanto 34enne. Balotelli, al di là dell'ingaggio pesantissimo e della probabile richiesta milionaria del Manchester City (anche se dopo l'ennesima rissa in allenamento con il tecnico Mancini SuperMario potrebbbe essere messo in vendita all'istante), rientrerebbe per età e talento nel radar del Milan: "Ma come ho detto più volte non mi convince come uomo", è il commento (decisamente tempista) del presidente, che rilancia un nome nuovo: l'altro romanista Mattia Destro "sicuramente" potrebbe rientrare nella tipologia di giocatori che cerca il Diavolo.         

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