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Aia, Marcello Nicchi confermato presidente dell'Associazione Arbitri

Dopo settimane di polemiche e critiche, l'ente di autogoverno dei direttori di gara ha rieletto il suo numero 1

Roberto Procaccini
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Non c'è scandalo, polemica, rissa che tenga. Non c'è goal annullato, rigore non assegnato o fuorigioco non pervenuto che faccia cambiare idea. Gli arbitri della serie A sono nell'occhio del ciclone, ma per l'organo di autogoverno della categoria va bene così, non c'è bisogno di autoriformarsi. L'assemblea dell'Associazione Italiana Arbitri conferma Marcello Nicchi alla presidenza dell'ente. Nicchi, che inizia così il suo secondo mandato, ha ottenuto 208 voti contro i 119 del suo rivale, Anthony Boggi. Le schede bianche sono 5. L'uomo della Provvidenza - Nicchi, ex arbitro di serie A, passato a fine carriera negli organi direttivi della categoria, presentò la propria candidatura alla presidenza dell'Aia per la prima volta nel 2006, dopo che i vertici dell'associazone erano stati azzerati dallo scandalo Calciopoli. Finalmente eletto nel 2009, Nicchi ha associato il proprio nome a quello di Stefano Braschi, nominandolo designatore di serie A al posto di Pierluigi Collina, passato nel frattempo all'Uefa. Il duo Nicchi-Braschi è stato al centro di tutte le polemiche sulla classe arbitrale italiana degli ultimi anni. 

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