Un affarone per Ricky e il MilanAl Real è stato rovinato da Mou
E' giovane, ha vinto il Pallone d'oro, al Real non gli hanno dato fiducia
Alvise Losi Kakà al Milan? I maligni pensano sia solo un vano tentativo per contrastare l'impressione di un club allo sbando. Un'operazione d'immagine più che di mercato. E le obiezioni contro il ritorno del giocatore che ha fatto sognare i tifosi rossoneri sono prevedibili: troppo vecchio, negli ultimi anni non ha combinato nulla. Ma si dovrebbe essere meno disfattisti. Innanzitutto bisogna valutare una serie di fattori economici. Kakà fu ceduto nel 2009 al Real Madrid per l'astronomica cifra di 65 milioni di euro. Ora i Blancos sarebbero pronti a restituirlo per 10. Poche settimane fa il Liverpool ha acquistato Borini per 13. Insomma, per quanto si possa essere contrari al ritorno di Ricky, nessuno può dire che quello sul piatto sia un prezzo folle. Poi c'è il nodo ingaggio. Ed è un punto cruciale. Il Milan si è disfatto di Ibra (anche) per il peso economico che aveva sulle casse della società. Ora non può tornare sui suoi passi. Bisogna capire di quanto il giocatore sia disposto a ridurlo. Ma il brasiliano non ha mai nascosto il suo amore per il Milan e un regalo potrebbe farlo. Alle altre critiche è facile rispondere. Troppo vecchio? Kakà ha 30 anni, uno in meno di Ibra. Finito? Ha vinto il Pallone d'oro nel 2007 e ha poi tenuto in piedi la squadra fino al 2009. Il passaggio a vuoto col Real è dovuto anche a problemi fisici e di utilizzo da parte di Mourinho. Negli ultimi anni non ha combinato nulla? Le sue statistiche a Madrid non sono all'altezza di quelle degli anni d'oro al Milan, ma in quanti hanno guardato la Liga nelle ultime stagioni? Nonostante sia stato usato poco (e male), Ricky ha segnato un gol ogni tre partite, molte delle quali giocate come riserva perché l'allenatore proprio non gli voleva dare fiducia. Al Milan, dove giostrava più vicino alla porta, il suo score era di una rete ogni 2,5. Chiunque si sia dimenticato cosa può dare Kakà ai rossoneri, si vada a rivedere i gol al Manchester United nei quarti di finale di Champions del 2007. Cinque anni fa. Certo, c'è l'operazione (fallita) del ritorno di Shevchenko che affiora nei ricordi. Ma anche se una volta è andata male, non è detto che la storia debba ripetersi. Kakà è ancora giovane, ha voglia di dimostrare quanto vale. Poi si parli pure di operazione d'immagine (e magari lo è), ma questo non significa che non faccia sognare.