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Coppa Italia, Napoli in trionfoFischi all'inno di Mameli

La gioia del Napoli dopo l'1-0 sulla Juve

Gli azzurri vincono 2-0 con Cavani e Hamsik, bianconeri battuti per la prima volta. Schifani: "Sconvolto dalla contestazione"

Giulio Bucchi
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Il Napoli torna a vincere un trofeo dopo 22 anni di digiuno. All'Olimpico di Roma gli azzurri battono 2-0 la Juventus campione d'Italia (e imbattuta in stagione, 42 risultati utili consecutivi) e si aggiudicano la loro quarta Coppa Italia. Un rigore di Cavani (fallo di Storari su Lavezzi) e un contropiede perfetto di Hamsik piegano i bianconeri e mandano in delirio i tifosi azzurri, che si godono una vittoria attesa dai tempi di Maradona. L'ultimo trofeo, infatti, risale alla Supercoppa italiana vinta nel 1990 proprio contro la Juve allora di Gigi Maifredi. A fine partita lacrime di Lavezzi, forse all'ultima partita con la maglia del Napoli. Fischi all'inno - Brutto episodio prima del fischio d'inizio. L'esecuzione dell'inno di Mameli da parte della cantante Arisa è stata coperta dai fischi sonori e continui da una parte del pubblico, che aveva fischiato anche al momento dell'annuncio che sarebbe stato cantato l'inno nazionale. Di fronte a questa scena il presidente del Senato Renato Schifani, presente in tribuna, ha rivolto uno sguardo attonito verso il settore dei tifosi del Napoli da cui prevalentemente proveniva la contestazione. "I fischi all'inno di Mameli sono incivili, inaccettabili e mi hanno sconvolto: credevo che in una giornata come questa il Paese potesse dimostrare di unirsi sotto un inno che è sinonimo di solidarieta, e non che si potesse dar luogo a gesti del genere", ha commentato Schifani ai microfoni di RaiSport. 

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