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Così sarà la terza stella della Juve

Stratagemma sul "trentesimo scudetto" per aggirare le sentenze della giustizia calcistica

Matteo Legnani
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Certe abitudini sono dure a morire. Quando per cinquant'anni ci si è sempre creduti superiori a tutto e a tutti, un anno di serie B e qualche anno a patire la mediocrità della metà classifica non bastano a cambiare. E infatti, non appena è tornata primeggiare, la Juventus è tornata ad alzare la cresta sui due scudetti che le sono stati tolti dalla giustizia sportiva con la storia della "terza stella", simbolo dei trenta scudetti "vinti sul campo" anzichè i 28 ufficiali, contando quello conquistato domenica scorsa. Ed ecco la soluzione, per aggirare polemiche e rischi di sanzioni dalla federazione: una terza stella stilizzata comparira sulle maglie dei bianconeri durante la stagione 2012-2013. Una stella diversa dalle altre due, poste sul petto in alto a sinistra, identiche a quelle di Milan e Inter (che però ne hanno solo una). Ma pur sempre una stella. Che è uno schiaffo al rispetto delle regole del calcio. E degli avversari. Per Giampiero Mughini, famoso tifoso rossonero "gli scudetti sono trenta e la maglia lo dirà". Per Fabrizio Biasin, invece, "sono ventotto. Altrimenti la Figc cosa ci sta a fare?". Leggi il bibì e bibò.

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