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Lo speciale sulla Shoah fa centro su Canale 5: l'urgenza di un messaggio chiaro

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Speciale i bambini della Shoah - Tg5)
«La parola genocidio significa la volontà sistematica e programmata di uccidere un intero popolo». Inizia con questa frase lo speciale curato da Roberto Olla, programmato alla vigilia della Giornata della Memoria e dedicato alla Shoah. Vi è solo un accenno alla guerra in Medio Oriente, mala stoccata a quanti- strumentalizzando un conflitto che Israele ha solo subitone manipolano il significato per legittimare un antisemitismo senza freni inibitori, è il sottotesto di tutto il racconto. 

La redazione guidata da Clemente Mimun consapevole che è urgente fare arrivare alla sconfinata platea di Canale 5 un messaggio chiaro, sceglie di parlare di “bambini della shoah”. Lo scopo è raccontare la tragedia attraverso gli occhi dell'innocenza: fil rouge le testimonianze di Andra e Tatiana Bucci e di Sami Modiano «perché solo identificandosi con i drammi familiari maturati nell'orrore assoluto dei Lager possiamo sperare che della memoria resti traccia» è la sfida lanciata dal Tg5.

 

Quasi 700 mila persone (16.6% di share) sono rimaste incollate a notte fonda davanti allo schermo, con una inaspettata ricaduta sui digital media (target 15/35), merito di una integrazione tecnologica dei contenuti Mediaset che ha garantito una circolazione del video fra le giovani generazioni.

 

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