Open Arms, Camps non va a Il cavallo e la torre. Damilano apre la puntata con una sola parola
Venerdì pomeriggio, ore 14.55: le agenzie di stampa iniziano a lanciare le anticipazioni su Il cavallo e la torre, il programma di approfondimento di access prime time di Rai 3. "Sarà Oscar Camps, fondatore della ong spagnola Open Arms, l'ospite di Marco Damilano". La striscia di 15 minuti, come prevedibile, è tutta dedicata al processo palermitano contro Matteo Salvini.
Le cose però non sono andate come speravano a sinistra, né nell'aula-bunker del carcere Pagliarelli né fuori. Dentro, Salvini è stato assolto perché "il fatto non sussiste". E pensare che l'accusa per lui avevano chiesto 6 anni di carcere con l'accusa di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio perché quando era ministro degli Interni nel governo gialloverde Conte 1, nell'agosto del 2019, aveva impedito lo sbarco ai 147 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong spagnola.
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Forse per la delusione, forse perché la sentenza è slittata di un'ora e mezza abbondante, sta di fatto che alla fine Camps da Damilano non c'è andato. L'attivista pro-migranti era in aula e lo stesso imputato gli ha riservato dopo l'assoluzione una battuta che sa di rivincita: "Pensava di usare i migranti per fare politica" e invece "ha perso e torna in Spagna con le mani in saccoccia", le parole di Salvini.
Camps ha evitato di andare in tv. Damilano, visibilmente abbacchiato, ha iniziato la trasmissione con una sola parola prima della sigla iniziale: "Assolto". Clima decisamente funereo, anche per le concomitanti notizie provenienti dal mercatino di Natale di Magdeburgo.
Dopo un commovente servizio a due migranti scampati dall'orrore della Libia (moglie e figlio di uno dei due, purtroppo, non ce l'hanno fatta), si torna in studio e Damilano dopo aver sommariamente ripercorso la vicenda Salvini spiega il motivo della assenza del fondatore di Open Arms: "E' stato impegnato in riunione con gli avvocati, stanno anche valutando se fare appello". Quindi legge una dichiarazione affidatagli dallo stesso attivista spagnolo: "Il dispiacere è soprattutto per le persone, che come abbiamo detto dal primo minuto, sono state private della loro libertà per 20 giorni. Abbiamo voluto restituire loro dignità".
Guarda qui il video di Damilano a Il cavallo e la torre