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Corrado Formigli, parole forti a PiazzaPulita: "Assad era un ba****, ma era il nostro ba****"

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Corrado Formigli a PiazzaPulita, il talk show di approfondimento politico di La7, commenta la caduta del regime siriano di Bashar Al Assad in Siria e l’ascesa al potere dei jihadisti guidati da Al Jolani e dal premier Al Bashir. Il conduttore fa una riflessione su quanto accaduto negli ultimi giorni in Siria e afferma: “Tutti sapevamo di Assad. Ma Assad è rimasto al suo posto. Perché? Perché faceva comodo all’Occidente. Assad era un bastardo, ma era il nostro bastardo”.

 

 

Parole forti che di certo riaprono il dibattito sulla caduta di Assad dopo diversi anni dalla presa del potere. Intanto la nuova Siria perde come alleato fidato Teheran. Sui social l'ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell'Iran, ha scritto: “Non e' ne' logico ne' accettabile per l'opinione pubblica che un esercito iraniano vada a combattere al posto dell'esercito siriano. No, e' dovere dell'esercito di quello stesso Paese combattere. Cio' che le nostre forze potevano fare e hanno fatto e' stato fornire supporto consultivo. L'esercito di una nazione deve fare il combattimento principale. I Basiji, forze volontarie provenienti da altri luoghi, possono combattere solo a fianco dell'esercito di quel Paese. Se l'esercito locale mostra debolezza, i Basiji non possono fare nulla. Sfortunatamente, questo e' cio' che e' successo in Siria”. Insomma l’asse tra Damasco e Teheran si è spezzato. Le conseguenze sono imprevedibili.

 

 

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