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Marco ci ricasca: attacca Formigoni per le vacanze. E quel suo viaggio nel 2002?

Marco Travaglio

Il vicedirettore del Fatto contro il governatore per le frequentazioni sospette. Peccato che il giornalista ha i suoi scheletri nell'armadio

Andrea Tempestini
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    Marco Travaglio ci ricasca. Il vicedirettore del Fatto Quotidiano, nell'editoriale di oggi, venerdì 20 aprile, ha scritto righe al vetriolo con cui ha messo nel mirino il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, attaccato per la sua vacanza fra i Caraibi e la Costa Smeralda, come fanno "tutti gli italiani" tranne gli "sfigati" giornalisti che "raccontano le sue ferie a sbafo per pura invidia". Travaglio punge Formigoni: "Ora, van bele le vacanze di gruppo, ma quant'è grande questo gruppo? No, perché se al seguito di Daccò s'imbarcava ogni volta l'intero assessorato, uno yacht non bastava e conveniva noleggiare perlomeno la nave Concordia". La lettera - L'ironia del vicedirettore del Fatto sorge per la lettera scritta giovedì da Calra Vites al Corriere della Sera, in cui "la signora - continua Travaglio - è rimasta sfavorevolmente impressionata da alcune simpatiche fandonie raccontate dal pio indossatore-governatore". In buona sostanza, la signora Vites smentiva il governatore e soteneva che Formigoni conoscesse Daccò. Viaggio nel mirino - Peccato che Travaglio, anni fa, finì nel mirino proprio per una vacanza (nel 2002), che tascorse con la famiglia in compagnia di un noto sottufficiale delle Fiamme Gialle: Giuseppe Ciuro, un maresciallo in forza alla Dia che poi verrà condannato anche in appello a quattro anni e sei mesi per violazione del sistema informatico della procura di Palermo e favoreggiamento dell'ingegner Michele Aielli. Lo attaccò anche D'Avanzo - Anche lo scomparso Giuseppe D'Avanzo di Repubblica, anni dopo, ricordò lo scivolone della vacanza sospetta a Marco Travaglio, che intervistato in diretta da televisiva da Fabio Fazio a Che tempo che fa aveva attaccatto l'allora presidente del Senato, Renato Schifani, per alcune sue vecchie frequentazioni. Insomma, il vicedirettore del Fatto Quotidiano ci è ricascato: ha attaccato Formigoni per una villeggiatura lambita da frequentazioni pericolose. Frequentazioni che Formigoni ha smenito. Ma non era successa la stessa identica cosa a lei, signor Travaglio?    

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