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Sanremo 2025, Tony Effe minaccia Conti: "Stasera canti tu". Il caso diventa politico

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Il caso Tony Effe diventa politico. "Se stasera mi levano i gioielli sali tu a cantare", scrive il trapper romano sulle sue storie Instagram taggando il direttore artistico del Festival di Sanremo, Carlo Conti. Chiaro riferimento alla vicenda della collana che il rapper romano è stato costretto a togliere nella terza serata, facendolo infuriare. "Per me il Festival finisce qui", aveva tuonato qualche ora fa. La situazione non sembra essere ancora rientrata del tutto. 

"Altri artisti sono saliti prima di me sul palco con dei gioielli e quindi è stato quello che mi ha fatto arrabbiare", si era sfogato in conferenza stampa l'interprete di Damme ‘na mano , apparso quasi "imborghesito" sul palco dell'Ariston, cancellando (oltre ai tatuaggi) la sua fama di bad boy. 

Anche l'Istituto Milton Friedman "esprime piena solidarietà" all'ex Dark Polo Gang "vittima di una costrizione da parte della Rai che viola la sua libertà personale, infatti l'emittente pubblica gli ha impedito di indossare la sua collana sul palco dell'Ariston per motivi poco chiari legati al divieto di promuovere i marchi, ma nessun marchio era visibile. In ogni caso - sottolinea Alessandro Bertoldi, direttore esecutivo dell'Istituto Milton Friedman - questo episodio è l'ennesima dimostrazione di come il servizio pubblico radiotelevisivo non sia in grado di rispettare le libertà individuali, operando in un regime burocratico sovietico e opaco che limita l'autonomia degli artisti e la libera espressione. Per questo motivo, ribadiamo con forza la necessità di privatizzare la Rai e di mettere Sanremo a gara, sottraendolo a una gestione statalista che non garantisce le libertà. Solo un sistema concorrenziale, in cui i privati possano fare le loro scelte e che sia realmente libero, può assicurare il rispetto dei diritti di tutti, dai privati, fino agli artisti e al pubblico".

 

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